Da Studenti Indipendenti Politecnico

Non è fragilità, è una forza!

Lo scorso sabato è uscito un articolo su Il Giorno intitolato “Ingegneri fragili”, che racconta la situazione preoccupante legata all’aumento delle richieste di PoliPsi, il servizio di counseling psicologico del Poli. Moltз quell’articolo non l’hanno neanche letto a causa del paywall, rimanendo soltanto con un titolo problematico, che peggiora lo stigma verso chi fa richiesta, associando il voler essere aiutati a una fragilità.

Il titolo è stato cambiato anche grazie alla segnalazione di alcunз studentз, che ringraziamo, ma rimane il fatto che per un giornale così rilevante tratti di un tema così delicato con una superficialità allarmante, peggiorando oltretutto la situazione (già grave di per sé).

PoliPsi è un servizio che negli ultimi 5 anni ha visto schizzare le richieste da 150 a quasi 1500, lasciando moltissimз studentз senza la possibilità di usufruirne e lasciando ai pochi che riescono ad ottenere il supporto un servizio spesso approssimativo e talvolta più incentrato alla propria performance accademica piuttosto che al proprio benessere.

Bisogna investire e implementare PoliPsi, e al contempo attivare anche un servizio di prevenzione oltre che di cura, andando a combattere tutti gli ostacoli punitivi che rendono il proprio percorso accademico una vera e propria gara: medie e graduatorie di accesso alla magistrale, pochi appelli per organizzare la sessione, criteri sempre più stringenti per mantenere la borsa di studio, tasse più alte per esami arretrati sono solo alcuni, l’eccellenza si può benissimo raggiungere senza adottare misure punitive!

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