La Rete della Conoscenza Milano è un network metropolitano indipendente di studenti di cui fanno parte 4 organizzazioni che operano nelle scuole e nelle università pubbliche milanesi: Unione degli Studenti, nelle scuole superiori, Studenti Indipendenti StataleStudenti Indipendenti Bicocca e Studenti Indipendenti Politecnico nei rispettivi atenei.

Le quattro organizzazioni lottano quotidianamente per scuole e università laiche, solidali e accessibili, dove le studentesse e gli studenti siano protagonisti della propria vita e dei cambiamenti sociali. 
Ci battiamo contro ogni forma di discriminazione e di ostacolo di natura sociale, politica, economica, religiosa, etnica o basato sull’orientamento sessuale e di genere. Studiamo le normative, raccogliamo esperienze e pratiche e le mettiamo a disposizione degli studenti affinché il mutualismo sia strumento di risoluzione dei singoli problemi quotidiani della vita di studentesse e studenti (valutazioni o sanzioni ingiuste, discriminazioni, problemi burocratici per l’accesso alle borse di studio, etc.). Parallelamente lottiamo per le istanze di una generazione spesso invisibile agli occhi dei ceti politici di governo e per la conquista di nuovi diritti. 

La Rete della Conoscenza Milano non è solo luogo di confronto e coordinamento tra le organizzazioni degli studenti, ma costituisce anche lo strumento attraverso il quale le studentesse e gli studenti analizzano, partecipano e determinano le lotte sociali portando la propria voce fuori dalle scuole e dalle università. A questo fine, ci dotiamo di 6 nodi tematici che si occupano di approfondire e produrre elaborazione e lotta sulle istanze che riteniamo cruciali per la nostra terra e il nostro tempo: ambiente, antifascismo, genere, LGBT+, antimafia, migrazioni.

Ci coordiniamo a livello nazionale con le organizzazioni nazionali che, da tutto il territorio nazionale, aderiscono alla Rete della Conoscenza. Dalla singola scuola al livello nazionale adottiamo un processo decisionale dal basso, senza scelte prese a maggioranza, ma utilizzando il metodo della ricerca del consenso, esponendo le argomentazioni col fine di raggiungere una sintesi condivisa da tutti i partecipanti.

Non ci precludiamo alcuna pratica: dal mutualismo alle vertenze, dalla rappresentanza studentesca fino al conflitto di piazza. Nessuna pratica rappresenta per noi un fine ma tutte possono essere per noi soltanto strumento pratico per raggiungere un obiettivo.

La nostra lotta ha già bruciato più di una tappa: abbiamo ottenuto abbonamenti scontati su tutti i mezzi pubblici per gli studenti pendolari, allargato la platea dei beneficiari delle borse di studio in Lombardia, ottenuto più diritti per gli studenti in alternanza Scuola-Lavoro, bloccata l’attivazione del numero programmato in diverse facoltà universitarie. Participiamo alle lotte di Fridays for Future, per l’ATM Pubblica, contro l’apertura di un CPR a Milano e abbiamo dato vita al primo Pride studentesco a Milano che parlasse di diritti sociali e civili, senza partiti e sponsor, nelle periferie che il Pride milanese puntualmente dimentica. Queste tappe non sono che l’inizio del lungo cammino che abbiamo davanti e non abbiamo intenzione di fermarci.

Siamo molti, siamo soli. Non ci rappresentano partiti, lobby o sindacati, siamo indipendenti. Esistiamo da pochi anni, non abbiamo antenati, siamo un’esperienza difficile da inquadrare.
Siamo studentesse e studenti dalla parte degli ultimi.