Festa dei lavoratori?

Oggi festeggiamo il primo maggio, la festa dellз lavoratorз, ma c’è poco da festeggiare.

Anche se la pandemia sembra essere alle spalle le condizioni di lavoro stanno solo peggiorando e la ripresa occupazionale dello scorso anno è del tutto precaria.

Le persone assunte tramite agenzia interinale sono cresciute durante il 2021 del 30% e superano il dato pre-pandemico, i contratti a termine crescono del 22% mentre i contratti stabili sono ancora molti meno di quelli attivi pre-pandemia.

Nel 2021 si è inoltre verificato un triste record per quanto riguarda le morti sul lavoro: più di tre al giorno, tra cui si conteggiano anche Lorenzo e Giuseppe morti mentre erano in stage.

Con l’avvicinarsi della stagione estiva, poi, tornano i discorsi di imprenditori che si lamentano di non trovare lavoratori stagionali, che i giovani non vogliono più fare la gavetta, quando questi stessi imprenditori non offrono una paga con cui una persona si possa mantenere, non danno contratti e diritti.

Come se non bastasse il 2022 si è aperto con la guerra in Ucraina e un’altissima inflazione che ridurrà il potere d’acquisto dei salari di oltre 5 punti percentuali (dati Istat).

Per questo il primo maggio per noi è una giornata di lotta, perché vogliamo sia approvata anche nel nostro Paese una legge per il salario minimo, contro lo sfruttamento e la precarietà.