[dropcaps round=”no”]P[/dropcaps]oco più di una settimana fa, sul muro che costeggia le scale principali della nostra scuola, è apparso un foglio verde.

Su quel muro, a gennaio, avevamo affisso un cartellone con sopra scritto “Nous sommes tous Charlie Hebdo”, dopo i tragici fatti di Parigi, con sotto firme e riflessioni di studenti e professori. La professoressa che ha affisso il foglio verde si è sentita chiamata in causa da quel cartellone, e ha scritto una riflessione piuttosto casuale su un tema che non c’entra nulla con la difesa della libertà di espressione. Su quel foglio, si legge che l’unica relazione amorosa “naturale”, secondo lei, è quella eterosessuale.

A nostro avviso, l’unica cosa innaturale che emerge, qui, è l’omofobia, e l’aderenza ad un modo di pensare, ad una ben precisa ideologia, che si appella alle “leggi della natura” storpiandole, per giustificare la propria implicita discriminazione.

Sono rapidamente apparse diverse risposte al foglio verde, ironiche e anti-discriminatorie, a partire da quella di un nostro compagno, che l’ha affissa con un triangolo rosa ribaltato sullo sfondo: il contrassegno dei deportati omosessuali nei campi di concentramento.

Noi riteniamo molto grave quanto emerge da quel foglio verde, e invitiamo tutti, compresi preside e vicepreside, ad affiggere al muro una risposta. Una risposta che testimoni che in una scuola pubblica non c’è spazio per alcun tipo di discriminazione o di xenofobia.

Collettivo Ombre Rosse Leonardo