Gli studenti delle residenze hanno inviato una lettera aperta (di seguito allegata) denunciando che “le residenze non sono hotel” e chiedendo a CIDiS di confrontarsi con gli studenti per la stesura del bando del diritto allo studio 2015/2016.
Nelle prossime settimane si svolgeranno assemblee, incontri e riunioni, a partire dalle residenze, per costruire un ALTROBANDO che risponda realmente alle esigenze degli studenti. L’altrobando sarà la proposta con cui rivendicheremo un diritto allo studio effettivo per tutti gli studenti.
Qui l’articolo del corriere della sera di oggi, di seguito la lettera aperta degli studenti delle residenze al CdA del CIDiS e ai Rettori degli Atenei Statale, Bicocca e Insubria.
Alla cortese attenzione dell’Illustrissimo Presidente del CdA CIDiS Marcello Fontanesi,
dei Consiglieri di Amministrazione CIDiS
chiar.mo Professore Claudio Gandolfi,
chiar.mo Prof.ssa Laura Castelvetri
sig. Davide Martucci
E p. c. al Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Milano Gianluca Vago,
al Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Milano Bicocca Maria Cristina Messa
al Magnifico Rettore dell’Università degli studi dell’Insubria Alberto Coen Porisini.
A seguito della scelta del CdA CIDiS di non concedere deroga al bando alloggi 2014/15 per quanto riguarda gli studenti iscritti al primo anno fuori corso, riteniamo opportuno inviarVi questa lettera aperta che vuole essere la base per la costruzione di un futuro confronto circa il bando 2015/16. La nostra richiesta era che il CIDiS concedesse agli studenti con borsa semestrale di mantenere l’alloggio a titolo oneroso, con una tariffa concorrenziale rispetto all’offerta del mercato immobiliare milanese. La tariffa foresteria di 450 euro al mese non è infatti concorrenziale; per questo gli studenti meno abbienti si accontentano di soluzioni meno comode e confortevoli di quelle offerte dalle residenze universitarie.Infatti la tariffa di 450 euro/mese è indirizzata ad un target economico superiore a quello a cui il CIDiS fornisce, per statuto, i servizi.
In considerazione di quanto avviene nelle altre università e regioni italiane, del fatto che agli studenti è spesso permesso di iscriversi a febbraio ai corsi di laurea magistrale, e che la tesi di laurea magistrale spesso necessita di periodi aggiuntivi di approfondimento e stesura, la richiesta di permettere agli studenti con borsa semestrale che si laureano entro il primo anno fuori corso di alloggiare ad un prezzo concorrenziale con il mercato immobiliare milanese – 350 euro/mese – ci sembrava del tutto ragionevole, tanto più che moltissimi studenti borsisti lavorano per garantirsi una vita dignitosa nel periodo universitario. Con la decisione del CdA del 23 febbraio di non derogare al bando, il CIDiS ha scelto di utilizzare le stanze che ha a disposizione non per migliorare ed estendere il servizio di diritto allo studio offerto ma per “far cassa”, quasi che le residenze fossero Hotel.
Tutto questo avviene nell’anno di EXPO, in cui CIDiS ha inserito, da maggio ad ottobre, le tariffe EXPO (650 euro/mese), maggiorate di 200 euro rispetto alle tariffe foresteria facendo una deroga al bando alloggi; deroga invece rifiutata per estendere, come era invece avvenuto lo scorso anno, il servizio rivolto agli studenti poco abbienti, che per motivi di merito o reddito non riescono a rientrare nelle graduatorie CIDiS. Questi studenti saranno dunque costretti ad accontentarsi di stanze in palazzi fatiscenti o distanti dai poli universitari.La scelta intrapresa comporterà, al primo aprile, l’espulsione dalle residenze di decine di studenti che lasceranno vuote le proprie camere: rimane dunque anche il sospetto che, se CIDiS non riempirà subito queste stanze con nuovi ospiti, la mancata deroga possa poi, a conti fatti, essere un danno economico all’ente.
E’ necessaria un’inversione di rotta immediata da parte di CIDiS, che, in un momento di ristrettezza economica, deve agire nell’interesse degli studenti per abbattere le barriere economiche e sociali che li ostacolano nello svolgimento della carriera universitaria.
I rappresentanti delle residenze Bassini, Modena, Fontane, Ripamonti, Del Parco, S. Sofia.