Sabato 20 novembre ci siamo unitз nel ricordo delle soggettività vittime di violenza transfobica, lo abbiamo fatto attraversando le piazze, gridando insieme la nostra rabbia, ma anche facendo silenzio per ascoltare.

Abbiamo partecipato ai due momenti cittadini organizzati per il TDOR (trans day of remembrance), il giorno in cui si ricordano non solo tutte le vittime di transicidio, ma anche tutte le persone trans costrette a togliersi la vita per colpa di una società che dimentica, discrimina e relega ai margini chiunque non risponda ai canoni del binarismo cisetero normato. 

Siamo scesз in piazza perché la memoria non basta. Bisogna continuare a combattere ogni giorno dell’anno perché il privilegio di poter esercitare ciò che si vuole con la propria identità di genere spetta ancora a poche persone ed è strettamente legato a dinamiche economiche, per questo una lotta transfemminista deve essere una lotta di classe.