A Lato B c’è spazio.

C’è spazio per accendere il proiettore o tirare su i teli neri per le serate di cinema e teatro del lunedì, per mostre di fotografia e d’arte e per la nostra piccola biblioteca.

C’è spazio per stare insieme e costruire una comunità, fuori dalle logiche del profitto, per organizzare tornei di biliardino e partite di taboo, per discutere davanti ad una birra a prezzi accessibili, imparare lo swing o convincere il proprio club di uncinetto ad uscire il venerdì sera.

C’è spazio per darsi una mano a vicenda, per studiare quando le biblioteche sono chiuse, per chiedere una prima consulenza legale quando non si sa cosa fare sul proprio posto di lavoro.

C’è spazio per lottare insieme e organizzarsi, scendere in piazza e partecipare.

C’è uno spazio libero da discriminazioni, da sessismo, razzismo e fascismo.

C’è uno spazio fuori dallo spazio, per la musica dal vivo che ogni estate organizziamo al Giardino Lea Garofalo, o per ballare e riprenderci Milano sul Cavalcavia Bussa.

C’è spazio per portare le proprie idee e dare forma a un luogo che viene costruito dalle persone che lo attraversano.

È questo che significa tesserarsi a Lato B: sostenere e fare parte di uno spazio libero ed aperto a tuttɜ, creare spazio per sè e per lɜ altrɜ, fare spazio ad un’idea diversa di città.