Ancora una volta siamo costretti a interrompere le iniziative del nostro circolo, ma ancora una volta il Lato B non smette di lavorare. 

Vengono sospese tutte le attività ricreative e culturali, così come previsto dall’ultimo dpcm, ma non rinunciamo alle attività mutualistiche e politiche. Continua il nostro sportello legale, continua il nostro lavoro al fianco della popolazione studentesca e giovanile, continua il nostro impegno nella promozione culturale.

Vogliamo ricondividere alcuni passaggi del comunicato di Arci Milano:

“Da marzo a oggi i circoli dell’associazionismo ricreativo e culturale hanno adeguato il loro intervento e hanno rigorosamente rispettato tutte le misure di contenimento della pandemia. Oggi, davanti alle nuove limitazioni, vogliamo esprimere la nostra preoccupazione e una critica che speriamo costruttiva.

Le disposizioni finalizzate a contenere la pandemia non riconoscono il valore sociale dell’attività svolta dall’associazionismo ricreativo e culturale. I nostri circoli sono soggetti a limitazioni, come altri settori, ma i sostegni economici per noi sono praticamente inesistenti. 

Nonostante le spese e l’impegno che abbiamo investito nel mettere in sicurezza gli spazi e le attività dei circoli, ci troviamo oggi in una situazione non più sostenibile. Confidiamo che gli incontri in corso con il governo, promossi dall’ARCI, consentano i necessari chiarimenti e appropriate misure di sostegno al settore.

Rileviamo con preoccupazione che la politica del governo e dell’opposizione sia a livello nazionale che locale, con diversi gradi di responsabilità (quella della regione Lombardia è gravissima), appare più concentrata  in diatribe sui mezzi di comunicazione, sullo scaricabarile tra le diverse istituzioni, sulla sola responsabilizzazione dei cittadini piuttosto che sulla tutela della salute pubblica. 

Riteniamo profondamente sbagliato affrontare il contenimento della pandemia con criteri che appaiono spesso condizionati dalle lobby dei settori più potenti piuttosto che realmente utili a contenere il virus. Ancora più grave è la sottovalutazione da parte delle varie autorità del ruolo positivo svolto dall’associazionismo nel contenimento della pandemia. L’associazionismo ricreativo e culturale non solo ha aiutato il contenimento della pandemia adottando da subito stringenti procedure igienico-sanitarie, ma ha anche effettuato interventi diretti e concreti, come nella campagna di primavera di “AiutArci a Milano” – che ha portato spesa a domicilio, pacchi alimentari e mascherine in piena sicurezza, a migliaia di cittadini milanesi e della città metropolitana di Milano in difficoltà – e offrendo un sostegno culturale e morale senza il quale le misure tecniche risultano meno efficaci.

 È indispensabile che le misure contro la pandemia non si esauriscano nei sussidi, perché questa durerà purtroppo a lungo, e il dopo non sarà comunque come il prima.

Ci siamo sempre battuti e ci battiamo affinché le misure siano guidate da una visione del mondo egualitaria, che corregga le distorsioni e le carenze del welfare che la pandemia ha evidenziato, certi che l’associazionismo ricreativo e culturale possa dare un contributo importante in questa direzione.”