mobilitazione internazionale per la pace in medio oriente e in tutto il mondo e per l'autodeterminazione dei popoli

Spegniamo la guerra, accendiamo la pace!

contro le guerre e le dittature, a fianco dei popoli in lotta per i propri diritti

Sabato 25 gennaio 2020 ore 16:00 | Milano, Piazza del Duomo
giornata di mobilitazione internazionale per la pace

“La guerra è un male assoluto e va ‘ripudiata’, come recita la nostra Costituzione all’Art. 11: essa non deve più essere considerata una scelta possibile da parte della politica e della diplomazia”.

Anche Milano aderisce alla giornata di mobilitazione internazionale per la Pace del 25 Gennaio.
Contro le guerre e le dittature a fianco dei paesi in lotta per i propri diritti

La guerra sembra diventata ormai lo strumento normale di concorrenza tra le grandi potenze globali e regionali nella contesa di aree di influenza economica, militare e politica condannando milioni di persone alla morte, alla povertà, alla disperazione e alla migrazione forzata; seminando distruzione e danni irreparabili ai territori in conflitto e a tutto il pianeta. 
Guerre e riscaldamento globale sono strettamente connessi. La produzione di Co2 dei sistemi militari mondiali ammonta al 15% delle emissioni globali e per oltre la metà è da imputare ai paesi appartenenti alla Nato.

La guerra è anche un’arma criminale contro la volontà di emancipazione economica, sociale e politica delle popolazioni dei paesi in conflitto, è lo strumento violento di aggressione contro le opposizioni popolari ai regimi oppressivi e verso i movimenti di liberazione e di autodeterminazione che continuano a lottare contro le persistenti occupazioni.

NON POSSIAMO STARE A GUARDARE DOBBIAMO GRIDARE IL NOSTRO NO ALLA GUERRA ALLA SUA PREPARAZIONE E A CHI LA PROVOCA

L’Unione Europea deve attivarsi per bloccare la spirale di tensione e per trovare soluzioni diplomatiche e pacifiche dei conflitti, nel rispetto dei diritti dei popoli.
L’Europa deve dismettere le politiche e le legislazioni cosiddette securitarie che colpiscono le popolazioni migranti in fuga con una seconda guerra combattuta nei nostri paesi, e impediscono una doverosa ed umana accoglienza. 

L’Italia non può essere partecipe dei conflitti in corso attraverso la presenza di militari sul terreno, con la continua fornitura di armi e con la concessione di basi al servizio di operazioni belliche. 
Chiediamo il ritiro dei nostri soldati da Iraq e Afghanistan e richiediamo una missione di peacekeeping a mandato Onu.
Deve cancellare la vergogna dei “decreti sicurezza” costruendo spazi legislativi e operativi efficaci in grado di reagire concretamente conseguenze tragiche di queste aggressioni globali alle popolazioni, attraverso una risposta che ci consenta di “restare umani” .

SABATO 25 MARZO MOBILITAZIONE NAZIONALE CONTRO LA GUERRA
E A SOSTEGNO DELLE POPOLAZIONI IN LOTTA PER LA LORO EMANCIPAZIONE SOCIALE E POLITICA, PRIME VITTIME DEI CONFLITTI