I Lunedì Teatrali del LatoB sono un progetto per rendere il teatro accessibile a tutti, per riavvicinare al teatro chi non è appassionato e per dare spazio ad attori e compagnie emergenti.
Abbiamo bisogno di un teatro
capace di farci scoprire l’altro lato delle cose.
Indipendente. Accessibile. Impegnato. Coinvolgente.
Più info su https://www.latobmilano.it/lunedi-teatrali/
![](https://www.latobmilano.it/wp-content/uploads/2019/03/53560551_10156897551938267_9191806020094001152_o-2-593x1024.jpg)
CALAFRICA
Monologo teatrale
di e con Manuela Valenti
disegno luci Fausto Bonvini
collaborazione registica Federica Granata
“Vivere in una sola città, in un solo paese, in un solo universo,
vivere in un solo mondo è prigione.
Conoscere una sola lingua, un solo lavoro, un solo costume, una sola civiltà,
conoscere una sola logica è prigione!”
(poeta camerunense)
FINALISTA AL PREMIO INTERNAZIONALE “TERESA POMODORO” MILANO (febbraio 2015)
FINALISTA BANDO “STAZIONI D’EMERGENZA – ATTO VII” NAPOLI (ottobre 2015)
Calafrica, termine che rimanda ironicamente alla vicinanza culturale tra la Calabria, e in generale tutto il Sud Italia, e l’Africa, è uno spettacolo che contiene in sé diversi mondi sociali, filosofici, espressivi, uniti tutti da un unico filo conduttore: una profonda riflessione autobiografica sull’esperienza del viaggio dentro sé e fuori da sé alla ricerca-scoperta della diversità del volto degli altri, dell’accettazione, della ricomposizione, attraverso la narrazione, di un vissuto ai margini della crisi identitaria e della crisi collettiva.
Ecco, pertanto, come Calafrica sia il frutto della volontà di dar voce, attraverso la musica, la danza e il racconto, al sentire di quanti hanno vissuto il trauma-rivoluzione della migrazione, dell’alienazione del percepirsi come diversi lontani dai luoghi di appartenenza. Appartenenza, appartenere, cosa significano poi veramente? Consapevolezza della propria identità in relazione all’ambiente di riferimento: e quando l’ambiente non è più lo stesso, cosa accade? Si può vivere senza appartenere a null’altro che ai solchi della propria esperienza in tutta la loro problematicità e complessità fuori dal tempo e dallo spazio?
Fuori dalla logica della fissità e della stasi…fuori dai confini dello stereotipo, non a caso caricaturizzato e reso comico, al di là dell’eurocentricità del punto di vista sulla quotidianità del dramma della partenza….Calafrica tesse di respiro e pathos, energia e intimità, silenzio e movimento, la narrazione di un pezzo di vita che appartiene a molti, che molti non possono dire e che deve arrivare a molti…
Figure di donne si alternano sul palco per raccontare questo viaggio tra la Calabria e l’Africa, due paesi che si incontrano riscoprendosi diversi ma simili, lontani ma molto vicini, uniti, appunto da un senso universale di umanità.
Tra le vari figure di donne troviamo una donna calabrese che vive a Milano; un’ africana migrata in Calabria; una calabrese che fa un viaggio in Africa; e, soprattutto, Nonna Peppina, donna realmente vissuta durante gli anni terribili dell’occupazione fascista, la quale, lascia traccia di sé e della sua numerosa famiglia in un diario che ne racconta le avversità in tutta la semplicità di una donna del Sud migrata a Genova.
Ad arricchire il racconto diversi scatti, momenti di emozioni e ricordi di un viaggio in Burkina Faso.
(Durata 50 minuti circa)
INFO
INGRESSO CON BIGLIETTO AL CONTRARIO:
Con il “biglietto al contrario” è lo spettatore che decide, una volta visto lo spettacolo, di pagare ciò che considera opportuno e giusto, tenendo in conto le proprie disponibilità economiche. È un invito a considerare i costi e il lavoro che la produzione e la presentazione di una performance teatrale presenta.
Nonostante crediamo che la responsabilità di rimunerare ciò che è a tutti gli effetti un Lavoro debba essere collettiva, la contingenza chiede che parte di questa responsabilità ricada solo sul pubblico fruitore. Attualmente questa è anzi l’unica fonte di retribuzione che possiamo offrire alla compagnie che presentano il proprio lavoro nel nostro spazio.
Allo spettatore non verrà quindi chiesto di pagare l’ingresso, ma di lasciare il proprio contributo al termine della rappresentazione considerando:
1. la qualità del lavoro proposto;
2. la quantità di lavoro che, secondo lui, la compagnia ha impiegato per creare lo spettacolo o la performance;
3. le proprie possibilità economiche;
Istruzioni per il pubblico:
– All’ingresso viene dato a ciascuno un biglietto simbolico.
– All’uscita si restituisce il biglietto versando la somma che si considera più adatta.
I CONTRIBUTI RACCOLTI ANDRANNO INTERAMENTE ALLA COMPAGNIA CHE SI È ESIBITA.
Siamo certi che vedrai il “biglietto al contrario” come un’opportunità per dare valore alla proposta artistica che ti offriamo. Saprai sicuramente adattarlo alla tua situazione economica.
Il nostro desiderio è quello di riformulare la fruizione della cultura, di adattare la nostra offerta a tutti i portafogli e creare una comunicazione diretta tra spettatore e artista.
PRENOTAZIONE CONSIGLIATA >> http://goo.gl/forms/Fntk5wDjg5pFiFfv2
Per l’ingresso è necessaria la sola tessera LatoB, che si può richiedere compilando il modulo online al seguente link ➔ http://www.pretesseramento.latobmilano.it/
Il costo della tessera è di 3 euro, il suo ritiro avverrà prima della serata e vi consentirà di accedere a tutte le attività dell’associazione e di usufruire dei beni della stessa fino alla fine dell’anno sociale (31 agosto).