In maniera del tutto inaspettata, apprendiamo che il Tribunale Amministrativo Regionale lombardo ha appena depositato una sentenza che, contro ogni aspettativa, concede un margine di speranza.
La sentenza, infatti, condanna duramente il sistema di incentivo al diritto allo studio formigoniano nel momento in cui quest’ultimo risulta nettamente sbilanciato a favore delle famiglie degli studenti che studiano nelle scuole paritarie a scapito di chi studia invece in una scuola statale.
Il Collegio ha quindi accolto solo parte del ricorso presentato lo scorso maggio, riconoscendo come discriminatorio il sistema Dote Scuola così come configurato nell’anno scolastico 2013/2014 ed ordinando nella fattispecie l’annullamento della parte di provvedimento in cui è previsto che, a parità di fascia ISEE di appartenenza , i buoni dispensati a titolo di “Sostegno al Reddito” (Per gli studenti delle scuole statali) abbiano valore inferiore rispetto a quelli dispensati a titolo di “Integrazione al Reddito” (Per gli studenti delle scuole paritarie).
Vediamo oggi i primi frutti di anni di lotte sul tema della Dote Scuola e di un autunno che ha visto scendere in piazza decine di migliaia di studenti da tutta la regione reclamando a gran voce un diritto allo studio che sia reale per gli studenti lombardi davanti a un Pirellone sordo e cieco.
Alla luce di ciò, non possiamo che dichiararci soddisfatti davanti a quella che non esitiamo a definire una parziale vittoria. Non è che l’inizio della fine del più ingiusto sistema di incentivo del diritto allo studio che ormai da troppo tempo sta penalizzando la nostra regione.