La sindrome del Campostori
20.30 Apertura porte
21.15 Inizio
Di e con Nicola Campostori
Questo spettacolo è parte anche di Tazebao, la rassegna di Stand up Comedy del Lato B
Sinossi
La sindrome del Campostori è il secondo spettacolo di stand-up comedy di Nicola Campostori. Un monologo di un’ora piena di comicità sui temi più disparati: dalle relazioni al complottismo, passando per gli psicologi e il sesso. Il tutto condito da una sfilza di battute provocatorie e affilate che non risparmiano nessuno, Nicola Campostori in primis.
La compagnia
Nicola Campostori fa stand-up comedy dal 2017 e da allora si è esibito praticamente in tutti i locali di Milano e dell’hinterland. Da qualche anno porta in giro il suo spettacolo “Nutro i miei dubbi” in tutta Italia. Ha fondato Brianza Comedy, con la quale ha organizzato serate di stand-up comedy in tutta la provincia di Milano, Monza e Como. È autore di “Tendenza Groucho”, una newsletter dedicata alla comicità. Insegna drammaturgia, recitazione e stand-up comedy in diverse scuole di teatro, tra le quali l’Accademia Teatrando. Nel 2021 il suo copione teatrale “Il testamento di Cyrano” ha vinto il secondo premio del concorso indetto dalla rivista Sipario.
Questo spettacolo è parte della rassegna di teatro indipendente Lunedì Teatrali, organizzata dal 2015 dal circolo Lato B.
Prenotazione
La prenotazione è consigliata!
I posti sono limitati: effettuando la prenotazione ci permetti di prevedere l’afflusso di pubblico.
Se hai prenotato ma per un imprevisto non puoi venire alla serata, avvisaci via facebook, instagram, via mail o telefonandoci, permetterai a un’altra persona di partecipare alla serata.
Tesseramento
Per l’ingresso nel circolo è necessaria la tessera ARCI. Ti invitiamo a scaricare l’App per iscriverti e portare la tessera sempre con te!
Il costo della tessera è di 12 euro (5€ per under 18), il suo ritiro avverrà prima della serata e vi consentirà di accedere a tutte le attività dell’associazione e di usufruire dei beni della stessa fino alla fine dell’anno sociale (30 settembre).
Biglietto al contrario
Con il “biglietto al contrario” è chi guarda che decide, una volta visto lo spettacolo, di pagare ciò che considera opportuno e giusto, tenendo in conto le proprie disponibilità economiche.
È un invito a considerare i costi e il lavoro che la produzione e la presentazione di una performance teatrale presentano.
Anche se crediamo che la fruizione culturale debba essere libera e gratuita, la contingenza chiede che parte della responsabilità rispetto alla remunerazione ricada sul pubblico fruitore. Attualmente questa non è più la principale fonti di retribuzione che possiamo offrire alle compagnie che presentano il proprio lavoro nel nostro spazio, ma grazie al Bando 8×1000 della Chiesa Valdese riusciamo a garantire un compenso fisso base allɜ performer dei Lunedì Teatrali.
A chi guarda non verrà quindi chiesto di pagare l’ingresso, ma di lasciare il proprio contributo al termine della rappresentazione considerando:
– La qualità del lavoro proposto
– La quantità stimata di lavoro che la compagnia ha impiegato per creare lo spettacolo o la performance
– Le proprie possibilità economiche
Istruzioni per il pubblico:
All’ingresso viene distribuito un biglietto simbolico
All’uscita, tenendo il proprio biglietto, si può versare la somma che si considera più adatta
I contributi raccolti andranno interamente alla compagnia che si è esibita.
Il “biglietto al contrario” nasce come opportunità per dare valore alla proposta artistica che offriamo, adattalo alla tua situazione economica, pensando anche se puoi versare qualcosa per chi non può versare nulla. Il nostro desiderio è quello di riformulare la fruizione della cultura, di adattare la nostra offerta a chiunque e creare una comunicazione diretta tra pubblico e compagnie.