Il TDOR (Trans Day of Remembrance) nasce per commemorare, ogni 20 novembre, le vittime di transfobia. Quest’anno le persone che hanno perso la vita in Italia a causa della violenza transfobica sono 386: più di una al giorno. 

Questo numero in realtà corrisponde a quello delle vittime accertate, perché ad oggi non esiste alcun dato ufficiale su queste morti.

Anzi, la maggior parte delle vittime di transfobia vengono invisibilizzate anche nella morte stessa: per nessuno dei decessi viene indicata come causa la violenza transfobica.

Questo perché in Italia la transfobia è socialmente accettata e sistemica, parte integrante di una realtà che non può permettersi di evidenziare esistenze non conformi, che continua a nascondere nella morte come nella vita. Commemorare diventa quindi necessario tanto quanto alzare la voce, affinché venga dato lo spazio di vivere a chiunque.

Per questo abbiamo deciso di fare una campagna che parlasse di identità.

Identità violate, etichettate come una fase, ricondotte con violenza al binarismo, medicalizzate, identità vendute da persone che si fingono alleate sfruttando la nostra causa per vendere i propri prodotti.

Perché l’identità di chiunque non sia più causa di violenza, perché il silenzio a cui sono state condannate queste vittime diventi un grido di lotta.