Anche come circolo Lato B condividiamo la lotta per l’uguaglianza dei generi e aderiamo alle mobilitazioni della rete di Non Una Di Meno, in particolare al corteo studentesco del 7 marzo e allo sciopero dell’8 marzo.
Crediamo anche che la lotta politica passi anche dall’attuazione diretta di buone pratiche che siano un primo passo per un cambiamento sistemico. Per questo motivo lanciamo un appello ai circoli e agli spazi sociali per l’attuazione di alcune semplici ma significative azioni concrete:
In quanto attiviste e attivisti di uno spazio sociale, riteniamo che anche i luoghi dedicati alla socialità, luoghi aperti ad iniziative politico-culturali, abbiano un ruolo di rilevanza nella lotta alla violenza di genere e, in virtù di questo, è necessario che questi stessi luoghi siano realmente inclusivi.
Vogliamo, perciò, farci promotori d’una socialità alternativa, non solo rifiutando la logica del profitto, ma anche proponendo aggregazione all’interno di spazi che siano davvero sicuri e liberi da stereotipi, linguaggi, atteggiamenti sessisti; spazi nei quali, oltre all’estinzione di ogni forma di discriminazione, esista, per manifestare la propria sessualità nel miglior modo che si crede, un’unica regola: il consenso.
Crediamo, inoltre, che un’attenzione ai bisogni materiali sia imprescindibile, per cui vogliamo che i nostri luoghi mettano a disposizione assorbenti gratuiti per chiunque ne avesse bisogno, anche in opposizione all’attuale tassazione come beni di lusso.
Rispetto ad un contesto urbano sempre più esclusivo, è necessario che le persone che si occupano dei nostri spazio, siano dotate degli strumenti adeguati a informare e reindirizzare verso centri antiviolenza e consultori liberi da chi pratica obiezione di coscienza.
Continueremo, ora e sempre, ad interrogarci rispetto a come ogni spazio sociale possa, nell’effettivo, diventare luogo sicuro ed inclusivo per tutte, tutti e tutt*, ne senta il bisogno.