La sede centrale dell’Università degli Studi di Milano, quella di via Festa del Perdono, rimarrà chiusa da oggi fino a domenica. La ragione di un simile provvedimento non viene dichiarata ufficialmente. Per vie informali, però, si sa che lo scopo della chiusura è impedire lo svolgimento, nella giornata di sabato, di un’assemblea nazionale NO Expo che si sarebbe dovuta tenere proprio nella sede di via Festa del Perdono. La scelta del Prefetto e del Rettore Vago è inaccettabile: l’università, luogo simbolo non solo della cultura, ma anche del libero scambio di opinioni, viene sigillata per impedire che abbia luogo un momento di confronto e partecipazione. Gravissima dunque la scelta, e gravissimo anche il fatto che il Rettore non si sia ancora scomodato a darne una spiegazione ufficiale alle centinaia di studenti che, recatisi in mattinata in università per esami, colloqui, conferenze o anche solo per poter studiare in una delle biblioteche dell’ateneo, si sono trovati i portoni di Festa del Perdono sbarrati davanti agli occhi. In queste ore stiamo assistendo da una parte ad una grave lesione alla libertà di riunione e di manifestazione del pensiero e del dissenso (e questo proprio all’indomani dei terribili fatti di Parigi, a seguito dei quali l’Ateneo non ha esitato a pubblicare sul proprio sito un banner con la scritta Je suis Charlie), dall’altra ad una gratuita e ridicola esibizione di incapacità gestionale: esami e colloqui spostati in sedi comunicate con lentezza e disordine, sospensione del servizio pubblico, disinformazione delle stesse segreterie. Condanniamo per tutte queste ragioni la decisione presa e la mancata sollecitudine del Rettore nel comunicarne le ragioni. Richiediamo spiegazioni immediate e se venisse confermato che la ragione unica di questo provvedimento è impedire l’assemblea No Expo di sabato, chiediamo che la decisione venga immediatamente revocata.
Link – Sindacato universitario milanese
Rete della Conoscenza Milano