Il personale è poetico
Pratiche artistiche femministe degli anni ’70
Con Chiara Bugatti, dott. scienze dei beni culturali, referente di @maleducat3
A partire dagli anni 70, con il fermento della milintanza politica, i movimenti artistici cambiano radicalmente nelle pratiche e nei temi. L’arte, con il suo nuovo ruolo di elaborazione sociale e collettiva, e la militanza si interrogano e dialogano costantemente, mettendo al centro l’operato non più individuale e intimo dell’artista ma lo sguardo e la pratica sociale di un’arte di integrazione, condivisione e rivendicazione. In questo contesto il femminismo, mettendo in discussione già i ruoli, il potere, la guerra, il capitale, le identità e l’uguaglianza formale pone anche nella creatività stessa un ribaltamento espressivo assoluto. Il femminismo e dunque L’arte femminsta hanno contribuito validamente alla necessità di delineare nuove strutture di pensiero e di creazione, portando l’io estetico e l’io sociale ad integrarsi in nuove strutture. Insieme, attraverso i testi e alcune opere fondamentali, cercheremo di ripercorrere questo linguaggio così rivoluzionario e imprescindibile.
IN STATALE FESTA DEL PERDONO