I Lunedì Teatrali del LatoB sono un progetto per rendere il teatro accessibile a tutti, per riavvicinare al teatro chi non è appassionato e per dare spazio ad attori e compagnie emergenti.
Abbiamo bisogno di un teatro
capace di farci scoprire l’altro lato delle cose.
Indipendente. Accessibile. Impegnato. Coinvolgente.
Più info su https://www.latobmilano.it/lunedi-teatrali/

DONNE DI FRONTE

di e con Gaia Baggio e Irene Quartana
costumi Umay Kuo
foto di scena Martina Moroni
riprese Tommaso Quartana

Mentre la prima guerra mondiale imperversa, due donne di differente estrazione sociale si incontrano e riflettono sul loro ruolo. La signorina Crespi, madrina di guerra, si occupa della corrispondenza dei soldati e insegna a leggere ad Emiliana, postina (in sostituzione del fratello partito per il fronte) di umile famiglia.Ciascuna onora con impegno la patria intraprendendo tuttavia un percorso di emancipazione all’interno della società. Ben presto tutti cambiano: gli uomini non si riconoscono più nelle figure eroiche di valorosi soldati, Emiliana legge e comprende aldilà della censura maturando una propria opinione, l’aristocratica signorina Crespi, attraverso il confronto con la ragazza e la lettura degli scritti dei soldati, è costretta a rivedere le proprie certezze. Mentre il dramma della guerra viene scandito dagli eventi più significativi, fra la disfatta di Caporetto e la vittoria finale, le due donne giungono a capirsi profondamente. L’una raggiungerà il fronte come crocerossina abbandonando i vecchi schemi e sentendo vacillare le proprie convinzioni; l’altra,colpita dalla morte del fratello e dalle testimonianze degli orrori della guerra, dubiterà della propria fede. Le due donne arrivano a colmare l’iniziale distanza con una comune consapevolezza del ruolo femminile: il proclama della vittoria coincide con la piena emancipazione di Emiliana che, con maturità e compiutezza,invita le donne a lottare per essere sentinelle di civiltà.La vicenda si presta a molte chiavi di lettura e stimola riflessioni personali che non si esauriscono con la visione ma si depositano nella coscienza dello spettatore. I temi affrontati si rivelano ben più numerosi e più profondi di quanto appaia a un primo sguardo: questo lo si deve soprattutto all’efficacia delle attrici che sulla scena riescono a trasmettere un’autentica empatia. La scenografia minimalista esalta la corposità dei dialoghi, con cambi di scena effettuati dalle stesse interpreti con atti e movimenti che sottolineano la metamorfosi delle due protagoniste. La recitazione accentua inizialmente le differenti provenienze sociali dei personaggi per modularsi poi verso una più intimistica omogeneità di toni. Efficace l’accompagnamento sonoro e la gestione delle luci: viene così scandito il passaggio del tempo e dei mutamenti emotivi, per una rappresentazione pienamente riuscita.

BLOG-IT maggio 20, 2015 // RECENSIONI
di Valentina Zampieri

Il progetto:

2015: centesimo anniversario della Grande Guerra. Come associazione, decidiamo di fare uno spettacolo che la ricordi. A partire dall’idea che le vite che vogliamo rappresentare sono vite di donne, iniziamo un lavoro di ricerca sul tema: Donne nella prima guerra mondiale. Nascono i ruoli, la relazione tra loro.
Elena Margherita Crespi è una ricca nobildonna impegnata nel ruolo di Madrina di guerra, che consisteva nel sostenere i soldati al fronte con lettere di incoraggiamento, ed è spinta da patriottismo ai limiti del nazionalismo.
Emiliana Ferrari terza figlia di una famiglia proletaria orfana di padre si vede costretta a lavorare come postina, pur essendo analfabeta, per sostituire il fratello Giuliano che viene richiamato al fronte.
Durante il primo incontro il rapporto è chiaro: Elena decide, per le sue personali necessità, di insegnare a leggere a Emiliana che inizia un percorso di alfabetizzazione che pian piano la porta ad acculturarsi e ad avere un pensiero suo. La relazione fra le due inizialmente è inserito nelle rigide regole sociali dell’epoca, col passare del tempo le regole vengono messe in discussione fino al punto in cui tutto crolla, che nello spettacolo coincide con la disfatta di Caporetto e la morte di Giuliano.Da quel momento tutto cambia tutto si stravolge. Elena Margherita Crespi decide di partire come crocerossina al fronte. Emiliana rimane sola.
La vita al fronte cambia la prospettiva sulla guerra e sulla vita di Elena che decide di scrivere a Emiliana.La corrispondenza tra le due diventa un territorio di incontro che le fa crescere insieme e nella loro personale consapevolezza.

Sinossi:

Due donne, due classi sociali, due visioni del mondo differenti.Guerra.Una popolana orfana di padre con il fratello al fronte, spinta dal bisogno, inizia a lavorare come postina, un’acculturata nobildonna, madrina di guerra, le insegna a leggere.
Il dialogo tra le due le muove, le spinge, le cambia.
Caporetto, la disfatta, il senso di impotenza, di distruzione di fine.
Partire, dare una mano, aiutare, questo spingeva le nobildonne, durante la Grande Guerra, a diventare crocerossine.
Una crocerossina, una postina.Il dialogo continua da lontano: lettere.
Un territorio di relazione che unisce queste donne, questi ruoli, che le aiuta ad affrontare l’insensatezza, il dolore e la fatica che la guerra richiede.
Una guerra insensata come lo sono tutte le guerre.

INFO

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INGRESSO // NO_TICKET!
PRENOTAZIONE CONSIGLIATA >> http://goo.gl/forms/Fntk5wDjg5pFiFfv2
INIZIO SPETTACOLO h 21.00, durata: 1h e 10 min
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Per l’ingresso è necessaria la sola tessera LatoB, che si può richiedere compilando il modulo online al seguente link ➔ http://www.pretesseramento.latobmilano.it/
Il costo della tessera è di 3 euro, il suo ritiro avverrà prima della serata e vi consentirà di accedere a tutte le attività dell’associazione e di usufruire dei beni della stessa fino alla fine dell’anno sociale (31 agosto).