Reportage dal Parco Gran Paradiso di GiPeto
Durante questa serata saranno esposte foto scattate entro i confini o nei pressi del Parco, negli ultimi tre anni. I soggetti variano dai paesaggi alla flora e alla fauna selvatica, presentano raramente soggetti umani e sono stati immortalati nella maggior parte dei casi durante escursioni, anche ad alta quota. Mi piacerebbe che attraverso queste immagini l’osservatore si astraesse un pochino dalla realtà frenetica della metropoli, percepisse la tranquillità che regna nei luoghi ritratti e facendo spaziare la fantasia si sentisse per un attimo in pace, rilassandosi.
Il fotografo
Mi chiamo Martino, sono nato a Milano il 30 gennaio 1998. Ho un fratello più grande di me di due anni, che amo molto, dal quale e col quale ho imparato tantissime cose e con cui ho condiviso esperienze importanti. Grazie ai miei genitori, che amo molto, e ad un contesto familiare e di amici che me l’ha permesso, ho da sempre vissuto, nonostante la residenza cittadina, a contatto con la natura, lo sport e le attività pericolose ed educative. Dicono di me che sono un po’ incosciente, e forse è vero: mi piace rischiare a fin di bene.
Prima che noi nascessimo mia nonna acquistò un appartamento nel paese di Cogne, ai confini del Parco Nazionale del Gran Paradiso; così è stato naturale che fin da piccoli abbiamo spesso frequentato questi luoghi incantevoli, meno trasformati, rispetto a molti altri della regione, dal turismo di massa. I nostri genitori ci hanno abituati a camminare, a pedalare, a riconoscere gli animali che si incontrano più spesso e le piante, a rispettarli e osservarli con occhi curiosi, a individuare le minacce insite nei diversi ambienti e a non inquinare questi ultimi. Piano piano crescendo, ma soprattutto negli ultimi anni, abbiamo sviluppato la passione per l’alpinismo -come era prevedibile- mandando un poco in crisi la serenità delle madri (in tutto questo ci accompagnano anche i nostri cugini, coetanei), le quali si stanno lentamente abituando, che è divenuta la nostra principale attività, qui in montagna.
Tre anni fa ho comprato una reflex, aiutato dai genitori della mia ragazza di allora, che ringrazio molto, e ho cominciato a scattare tonnellate di foto. Mi piaceva molto studiare i meccanismi della macchina (amo la meccanica e la fisica in generale!), sperimentare e ritrarre i luoghi che amavo. L’ho portata con me nei viaggi che ho fatto in bici, tra le piogge torrenziali e il sole cocente, al mare e sulle (poche, per ora) vette che ho raggiunto, e ci sono molto affezionato. Ci tengo a sottolineare che non mi considero -ma neanche lontanamente- un fotografo, bensì più un curioso, un po’ un saggiatore.
Tra le altre cose amo particolarmente ascoltare il rock, suonarlo con i miei amici, viaggiare (soprattutto in bici), essere sfinito dopo lo sport, pensare (anche se di solito mi manda in crisi), stare a contatto fisico con persone a cui sono affezionato, lottare per la salvaguardia dell’ambiente, lavorare il legno e più in generale con le mani e l’ingegno, aggiustare gli strumenti e i meccanismi difettosi (se poi si tratta di bici…), giocare a biliardino e imparare dagli errori. Sono affascinato dall’astrofisica, dai meccanismi cerebrali, dalla stranezza dell’animale uomo e dalle persone intelligenti. Non sopporto gli automobilisti urbani (entro certi limiti), i luoghi affollati, il capitalismo e il consumismo, la violenza sui più deboli e i tavoli in diagonale nelle stanze rettangolari.
Dettagli
Aperitivo dalle 19.30 alle 21:
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Birra artigianale 3.5 € (fino alle 21.30)
Birra + buffet 6€
Birra + buffet + tessera Lato B 8€
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Il Lato B è uno spazio politico e culturale totalmente autofinanziato, per questo è richiesto ai partecipanti una quota associativa di 3 euro. Per chi non avesse mai fatto negli anni passati la Tessera Lato B può compilare online il modulo di pre-tesseramento qui > http://