14 NIl Collettivo studentesco Alternativa Ribelle ha aderito allo sciopero sociale indetto il 14 Novembre. In migliaia ieri ci siamo trovati a Milano per manifestare il nostro no alle politiche del Governo, il nostro sì ad una scuola pubblica di qualità dove la formazione dello studente sia di nuovo il fulcro del sistema scolastico, il nostro sì ad un lavoro dignitoso e non più precario. Purtroppo le nostre proposte sono state dissipate dal fumo dei lacrimogeni e dai manganelli. Al corteo autorizzato e pacifico è stato proibito con la violenza di arrivare alla sua legittima conclusione in piazza Fontana. Violenza perpetuata dalle forze dell’ordine con manganellate agli studenti disarmati e a volto scoperto e lancio di lacrimogeni di tipo CS, vietati dalla convenzione di Ginevra e ritenuti armi non convenzionali in guerra. Gli studenti hanno quindi tenuto un’assemblea in Università Statale e successivamente un piccolo gruppo si è recato all’Arcivescovado per protestare anche contro la richiesta fatta dalla Curia di segnalare le scuole all’interno delle quali si trattano tematiche inerenti l’omosessualità. Le forze dell’ordine hanno spinto gli studenti contro l’ingresso dell’Arcivescovado, impedendo loro di uscire, caricandoli alle spalle con ingiustificata violenza, procurando diversi feriti e contusi tra di loro. Quanto avvenuto è inaccettabile in un paese democratico: le forze dell’ordine hanno caricato ingiustamente un corteo legale e pacifico. Un atto intimidatorio senza precedenti. Dagli operai dell’AST di Roma agli studenti a Milano, la repressione nega il sacrosanto diritto democratico della libertà di manifestazione. Noi insieme ai lavoratori che manifestano per il proprio posto di lavoro continueremo a manifestare per la scuola pubblica e il diritto allo studio. Lo faremo a partire dal 29 novembre alla manifestazione promossa dall’ANPI, come sempre in modo pacifico, perché crediamo nei valori espressi dalla nostra Costituzione antifascista, come il diritto allo studio espresso nell’articolo 34.


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