Covid: atto II
ResiStiamo in scena
Come siamo arrivati fin qui?
Dal 2015, anno del trasferimento nell’attuale sede di Viale Pasubio 14, ogni anno il circolo Lato B è impegnato nella realizzazione della rassegna dei Lunedì Teatrali. Abbiamo sempre posto particolare attenzione a rendere il teatro attraversabile da tutti, per riavvicinare a questo mondo i non appassionati e dare spazio ad attori e compagnie emergenti. Abbiamo dato vita con successo a un teatro indipendente, accessibile, impegnato e coinvolgente.
Nella primavera del 2020 anche noi avevamo in programma degli spettacoli che siamo stati costretti a rimandare.
Nei mesi di marzo, aprile, maggio e giugno abbiamo raccolto e pubblicato materiale artistico in collaborazione con le compagnie con cui eravamo in contatto, per mantenere attiva la produzione artistica e culturale che ci caratterizza. Nel frattempo gli spazi del circolo erano impegnati a ospitare il progetto GPS – Orientarsi nell’emergenza, per la raccolta e distribuzione di pacchi alimentari.
Per settembre e ottobre abbiamo pianificato la messa in scena di quattro degli spettacoli rimandati, partecipando anche a un bando del comune (che non abbiamo vinto). Siamo riusciti a realizzare in tempo i primi due, di cui uno all’aperto, presso il Giardino Comunitario Lea Garofalo.
Con l’esplosione della seconda ondata di contagi e le conseguenti recenti chiusure, da lunedì 26 tutte le attività del circolo, comprese le rappresentazioni teatrali (all’aperto o al chiuso), sono sospese.
E ora cosa possiamo fare?
Cinema, teatri e tutti i loro lavoratori, dopo i difficili mesi primaverili in cui nessuno ha potuto lavorare, hanno investito enormi risorse per riprendere le attività autunnali in piena sicurezza e nel rispetto dei protocolli sanitari, con la prospettiva di tornare lentamente a regime.
Con il nuovo DPCM del 24 ottobre il Governo chiude nuovamente Teatri ed eventi dal vivo. Ma la sopravvivenza economica e psicologica di lavoratori e lavoratrici dello spettacolo ha toccato ormai il fondo.
Migliaia di persone sono costrette a non poter più sostenere se stessi e le proprie famiglie.
Osserviamo che questo lockdown è molto diverso dal primo: le persone non si trovano oggi a dover semplicemente riempire il proprio tempo. In questa fase abbiamo quindi deciso di concentrare le nostre energie sulla questione delle lotte e rivendicazioni dei lavoratori del mondo dello spettacolo: non possiamo più sopportare politiche miopi nei confronti di questo settore, fondamentale per la vita dell’intera società.
Crediamo che esista una valida alternativa al dualismo tra la richiesta di tenere tutto comunque aperto anche ora e la rinuncia al fatto che, al di là di cause e responsabilità, imperversa ormai nuovamente una grave pandemia: chiediamo in primo luogo “risorse certe e rapide per un mondo che ha sempre vissuto ai margini della povertà e che ora rischia di precipitare. È in gioco, puramente e semplicemente, la sua esistenza.”
Qualcun altro si è espresso a riguardo
Andrea Migliorini
Marco Paolini
Giulia Angeloni
Petizione di Chiara Lenzi
Rete della Conoscenza
Internazionale
Anomalia Teatro