
BUM! // Lunedì Teatrali
I Lunedì Teatrali del LatoB sono un progetto per rendere il teatro accessibile a tutti, per riavvicinare al teatro chi non è appassionato e per dare spazio ad attori e compagnie emergenti.
Abbiamo bisogno di un teatro capace di farci scoprire l’altro lato delle cose.
Indipendente. Accessibile. Impegnato. Coinvolgente.
Più info su www.latobmilano.it/lunediteatrali/
AGO teatro
Con Viola Montanaro, Oriella Iannuzzi e Andrea Meroni
Regia di Andrea Meroni
Spettacolo teatrale liberamente tratto dal libro “Per questo mi chiamo Giovanni” di L. Garlando
“Gli uomini passano, le idee restano. Restano le loro tensioni morali e continueranno a camminare sulle gambe di altri uomini”
Giovanni Falcone
“Ci chiamiamo tutti Giovanni. Dal 23 maggio 1992 tutti ci chiamiamo Giovanni”: così apre lo spettacolo la protagonista della nostra storia, una storia raccontata da una bambina curiosa di sapere perché il suo orsacchiotto preferito di nome Bum avesse i piedi bruciati.
“Prima di parlare di Bum, bisogna parlare di Giovanni”, risponde il papà. Attraverso una gita tra le strade di Palermo, un papà e sua figlia ripercorrono la vita di Giovanni Falcone, simbolo della lotta contro la mafia. Il padre spiega alla figlia questo termine, “mafia”, a lei sconosciuto paragonandolo al bullismo, vissuto dalla bambina stessa a scuola, e a tutti gli atteggiamenti quotidiani di cui possiamo essere vittime e carnefici ogni giorno nel nostro piccolo.
In questo spettacolo la mafia viene descritta anche in termini fiabeschi, adatti a grandi e piccoli, attraverso la storia di un topolino Miki, vittima di un mostro, simbolo della prepotenza e del pericolo che l’organizzazione criminosa rappresenta. Solo grazie all’aiuto di un altro topolino Nut, suo fidato amico, Miki riuscirà ad aprire gli occhi di fronte alla malvagità che lo circonda.
Uno spettacolo intenso e costruito su immagini, per non nascondere la verità soprattutto ai bambini e ai ragazzi, e far arrivare a tutti, adulti compresi, la necessità di intraprendere un percorso di rivalsa e lotta contro soprusi e prevaricazioni, sempre più attuale e importante ai giorni d’oggi.
AGO Teatro
AGO teatro è un’Associazione Culturale con sede a Cassano D’Adda (MI). Nasce nel novembre 2013 per volontà di tre giovani artisti che, dopo aver condiviso l’intero percorso di formazione e alcuni anni di lavoro in un’importante Scuola per attori in provincia di Milano, decidono di unire le loro diverse abilità, e l’esperienza acquisita anche in altri ambiti formativi, per creare uno spazio di ricerca e di espressione artistica. Uniti dalla convinzione che la cultura sia origine di benessere e arricchimento, hanno alimentato ispirazione ed entusiasmo per costruire, passo dopo passo, un’Associazione che potesse inglobare al suo interno due anime, due ambiti di lavoro, entrambi di importanza fondamentale per gli intenti artistici del direttivo: una Scuola d’Arte, per tramandare quanto da loro imparato a chiunque volesse provare a indagare il proprio essere in un luogo protetto e senza giudizio, e una Compagnia teatrale.
La poetica
La Compagnia teatrale AGO teatro propone spettacoli volti tesi a “pungere” le coscienze, provocare gli animi, far vacillare le certezze. Nel fascino della sua complessità, nei brividi delle sue fragilità e nei grovigli del suo cuore, l’Uomo ci seduce con la sua bellezza, la sua ricchezza, il suo incanto.
Biglietto al contrario
Biglietto al contrario
Con il “biglietto al contrario” è chi guarda che decide, una volta visto lo spettacolo, di pagare ciò che considera opportuno e giusto, tenendo in conto le proprie disponibilità economiche.
È un invito a considerare i costi e il lavoro che la produzione e la presentazione di una performance teatrale presentano.
Anche se crediamo che la fruizione culturale debba essere libera e gratuita, la contingenza chiede che parte della responsabilità rispetto alla remunerazione ricada sul pubblico fruitore. Attualmente questa non è più la principale fonti di retribuzione che possiamo offrire alle compagnie che presentano il proprio lavoro nel nostro spazio, ma grazie al Bando 8×1000 della Chiesa Valdese riusciamo a garantire un compenso fisso base allɜ performer dei Lunedì Teatrali.
A chi guarda non verrà quindi chiesto di pagare l’ingresso, ma di lasciare il proprio contributo al termine della rappresentazione considerando:
- La qualità del lavoro proposto
- La quantità stimata di lavoro che la compagnia ha impiegato per creare lo spettacolo o la performance
- Le proprie possibilità economiche
Istruzioni per il pubblico:
- All’ingresso viene distribuito un biglietto simbolico;
- All’uscita, tenendo il proprio biglietto, si può versare la somma che si considera più adatta;
- I contributi raccolti andranno interamente alla compagnia che si è esibita.
Il “biglietto al contrario” nasce come opportunità per dare valore alla proposta artistica che offriamo, adattalo alla tua situazione economica, pensando anche se puoi versare qualcosa per chi non può versare nulla. Il nostro desiderio è quello di riformulare la fruizione della cultura, di adattare la nostra offerta a chiunque e creare
una comunicazione diretta tra pubblico e compagnie.
Prenotazione
La prenotazione è consigliata!
I posti sono limitati: effettuando la prenotazione ci permetti di prevedere l’afflusso di pubblico.
Se hai prenotato ma per un imprevisto non puoi venire alla serata, avvisaci via facebook, instagram, via mail o telefonandoci, permetterai a un’altra persona di partecipare alla serata.
La prenotazione è consigliata!
I posti sono limitati: effettuando la prenotazione ci permetti di prevedere l’afflusso di pubblico.
Se hai prenotato ma per un imprevisto non puoi venire alla serata, avvisaci via facebook, instagram, via mail o telefonandoci, permetterai a un’altra persona di partecipare alla serata.
Tesseramento
Per l’ingresso nel circolo è necessaria la tessera ARCI. Ti invitiamo a scaricare l’App per iscriverti e portare la tessera sempre con te!
Il costo della tessera è di 12 euro (5€ per under 18), il suo ritiro avverrà prima della serata e vi consentirà di accedere a tutte le attività dell’associazione e di usufruire dei beni della stessa fino alla fine dell’anno sociale (30 settembre).