Aderiamo allo sciopero generale per la Palestina di domani 23 febbraio e alla manifestazione nazionale di Milano di giorno 24.

Come studentз e giovani rifiutiamo di chiudere gli occhi di fronte all’oppressione subita dal popolo palestinese e al tentativo di genocidio che le forze sioniste stanno portando avanti a Gaza.

Chiediamo che il nostro governo interrompa ogni supporto all’oppressione sionista. 
Vogliamo giustizia per il popolo della palestina!
#stopalgenocidio


In piazza contro il genocidio

Ieri, 24 febbraio, eravamo in piazza al fianco del popolo palestinese e chiedere di fermare il genocidio che Israele sta compiendo nella Striscia di Gaza. Dopo più di 100 giorni e 30.000 morti dobbiamo continuare a dire basta e non accettarla come nuova normalità.

L’Italia deve assumere una netta posizione per chiedere un cessate il fuoco permanente e immediato e per riconoscere il diritto del popolo palestinese all’autodeterminazione, invece di far entrare in guerra anche noi, aumentando le spese militari e mandando armi e aerei nell’Indo-pacifico.

Il business della guerra va fermato, un business che arricchisce pochi sulla pelle delle persone, sulle vite delle persone, come vanno fermate le grandi aziende come eni che mentre le persone muoiono fa gli accordi con Israele per installare impianti offshore davanti alla Striscia di Gaza perché gli unici a guadagnarci dalle guerre son sempre i potenti.

Per salvaguardare i loro interessi reprimono le piazze, manganellano gli studenti, censurano chiunque si oppone alla narrazione dominante e chiede semplicemente pace.

Questo è il contesto in cui viviamo e per questo dobbiamo continuare a urlare la solidarietà col popolo palestinese, fare da cassa di risonanza alle poche notizie che arrivano da Gaza, e chiedere il cessate il fuoco permanente e stop al genocidio.