Oggi, insieme a tante altre realtà, siamo al presidio in supporto Simone Ficicchia, attivista di Ultima Generazione, per cui è stata richiesta la Sorveglianza Speciale per un anno in seguito ad azioni di resistenza civile.

L’applicazione di questa misura, disciplinata dal “Codice Antimafia”, andrebbe a riconoscere chi si organizza per esprimere il proprio dissenso come “persona socialmente pericolosa“, prevedendo profonde limitazioni della libertà personale oltre ad incidere fortemente sulla possibilità di coloro a cui viene applicata di prendere parte a movimenti che, in questo caso, chiedono un reale contrasto della crisi climatica e il rispetto degli impegni internazionali sul tema.

Ma ad essere pericolosi non sono certo gli attivisti che bloccano le strade, praticano azioni dimostrative con vernici lavabili o rivendicano l’urgenza delle loro istanze dentro i musei. 
Pericoloso per la comunità è il negazionismo climatico, l’investimento nel fossile, la messa a rischio degli ecosistemi e il rifiuto di agire concretamente per cambiare il sistema prima che sia troppo tardi.