[alert type=”e.g. warning, danger, success, info”]A causa delle probabili piogge, lo spettacolo purtroppo si terrà al chiuso. Il numero di persone che in questo periodo il circolo può ospitare sono ridotti e i posti ancora disponibili sono soltanto una decina. Le prenotazioni sono ancora aperte ma vi chiediamo di scrivere direttamente alla nostra pagina Facebook così da potervi comunicare tempestivamente se vi sarà possibile o meno assistere allo spettacolo.[/alert]
Riapertura dei Sipari è un progetto si propone di realizzare un ciclo di rappresentazioni teatrali almeno in parte all’aperto, presso il Giardino Comunitario Lea Garofalo, in collaborazione con l’associazione Giardini in Transito, che gestisce lo spazio verde.
Abbiamo bisogno di un teatro, capace di farci scoprire l’altro lato delle cose.
Indipendente. Accessibile. Impegnato. Coinvolgente.
Ingresso gratuito con Biglietto al Contrario.
Grandi e vaccinati
Di e con Andrea Migliorini
Coordinamento registico di Davide del Grosso
Uno spettacolo teatrale che si propone di incamiciare le pallottole scientifiche con un rivestimento metaforico e fantasioso. Per un’informazione che possa essere leggera ma incisiva, accattivante ma precisa, rimanendo comprensibile per tutti. Uno spettacolo divertente ed emozionante, che vi lascerà soddisfatti e più consapevoli.
Come funzionano i vaccini? Cos’è l’immunità di gregge? Cosa desidera il virus influenzale? Chi è Andrew Wakefield? Di cosa si vantano le grandi epidemie?
Con questo ciclo di rappresentazioni miriamo a incentivare l’avvicinamento al mondo del teatro, mantenendo l’accesso completamente gratuito; permettere e stimolare il dialogo e il confronto tra le compagnie e il pubblico, anche al di fuori della rappresentazione; valorizzare l’ambiente dei giardini come spazio verde, rilevante luogo di incontro e socialità.
Inoltre il progetto trae gran parte del proprio valore collocandosi in una fase storica, sociale e culturale caratterizzata dalla necessità di contribuire attivamente alla costruzione di una socialità nuova, diversa: una situazione che ci mette nella condizione di adeguare le forme ed i contesti della produzione culturale e della sua fruizione.
BIGLIETTO AL CONTRARIO: che roba è?
Con il “biglietto al contrario” è lo spettatore che decide, una volta visto lo spettacolo, di pagare ciò che considera opportuno e giusto, tenendo in conto le proprie disponibilità economiche. È un invito a considerare i costi e il lavoro che la produzione e la presentazione di una performance teatrale presentano.
Nonostante crediamo che la responsabilità di remunerare ciò che è a tutti gli effetti un lavoro debba essere collettiva, la contingenza chiede che parte di questa responsabilità ricada sul pubblico fruitore.
Allo spettatore non verrà quindi chiesto di pagare l’ingresso, ma di lasciare il proprio contributo al termine della rappresentazione considerando:
- la qualità del lavoro proposto;
- la quantità di lavoro che, secondo lui, la compagnia ha impiegato per creare lo spettacolo o la performance;
- le proprie possibilità economiche;
Istruzioni per il pubblico:
All’ingresso viene dato a ciascuno un biglietto simbolico.
All’uscita si restituisce il biglietto versando la somma che si considera più adatta.
I CONTRIBUTI RACCOLTI ANDRANNO INTERAMENTE ALLA COMPAGNIA CHE SI È ESIBITA.
Siamo certi che vedrai il “biglietto al contrario” come un’opportunità per dare valore alla proposta artistica che ti offriamo. Saprai sicuramente adattarlo alla tua situazione economica.
Il nostro desiderio è quello di riformulare la fruizione della cultura, di adattare la nostra offerta a tutti i portafogli e creare una comunicazione diretta tra spettatore e artista.