I Lunedì Teatrali del LatoB sono un progetto per rendere il teatro accessibile a tutti, per riavvicinare al teatro chi non è appassionato e per dare spazio ad attori e compagnie emergenti.
Abbiamo bisogno di un teatro capace di farci scoprire l’altro lato delle cose.
Indipendente. Accessibile. Impegnato. Coinvolgente.
Più info su www.latobmilano.it/lunediteatrali/
3SOME
Compagnia La Petite Mort Teatro
Regia di Martina Testa
Drammaturgia di Tommaso Fermariello
Con Tommaso Fermariello, Gianluca Bozzale, Sofia Pauly.
“3SOME” racconta la storia d’amore di due ragazzi: Diego, youtuber di successo, e Pier, ansioso commesso di una libreria.
Quando a Diego viene diagnosticato un cancro le loro vicende prendono una piega grottesca e tragicomica. Diego infatti decide di non curarsi secondo la medicina tradizionale ma, dopo svariate ricerche su internet, sogna di andare in Russia in una costosissima clinica, la Clinica della Nuova Medicina Europea, dove promettono miracolose guarigioni.
Nel frattempo si unisce a loro una ragazza, misteriosa, attraente e svampita, che va a vivere con loro e diventa parte integrante della coppia.
Così i tre, dopo aver raccolto i soldi necessari per il viaggio grazie a un video diventato virale, partono per la Russia. Una volta arrivati tutti i conflitti latenti tra i tre personaggi esplodono: le cure miracolose sembrano non apportare nessun beneficio a Diego. La sicurezza di Pier nel volergli rimanere accanto fino all’ultimo istante inizia a vacillare e la ragazza è pronta a rivelare la propria vera identità.
Il binomio amore – morte porta con sé un’epicità unica, la testa subito si riempie di immagini eroiche, drammatiche, un masso in caduta che inevitabilmente finirà per schiantarsi.
Ma se in questo binomio si inserisce la Malattia?
Se i protagonisti sono due semplici ragazzi innamorati, maldestri e avventati come tutti gli amanti? Se una comunissima storia d’amore si trasforma in un menage à trois con il cancro?
Durata: 65 min.
Note di regia
Quando lessi per la prima volta 3SOME, a colpirmi maggiormente fu l’idea di dare un corpo alla Malattia.
Darle un corpo significa smitizzarla, renderla più umana e perciò più leggibile, più vicina a noi. La Malattia spaventa perché è astratta, immateriale.
Ma cosa succede quando essa si manifesta concretamente nella vita di una
persona? Quando questa persona si sveglia e se la trova davanti e ci può parlare, litigare, sfogarsi?
Al centro del nostro lavoro è stato lo svilupparsi delle relazioni che nascono o si modificano sotto l’influenza della Malattia. Perché quest’ultima tocca non solo i malati ma anche chi gli sta intorno, chi li ama. Così tra Diego, Pier e la Malattia nasce un triangolo relazionale, a volte d’amore, a volte di crisi.
Cosa succede all’amore quando incontra la malattia, di questo vogliamo parlare.
Della malattia che, come la morte, non lascia scampo, ma che a differenza di essa non è mai nobile né gloriosa.
È sporca, porta con sé odori di medicine e ospedali, imbruttisce i corpi, allontana chi amiamo. Una quotidianità spezzata eppure impossibile da rovesciare.
Martina Testa
La compagnia
La compagnia La Petite Mort Teatro nasce nel giugno 2017, dopo il fortunato incontro tra Tommaso Fermariello, drammaturgo e attore, e Martina Testa, attrice e regista.
Il primo spettacolo che nasce da questo sodalizio artistico è il monologo “Viene il vento”, dramma sulla famiglia e sull’aspettativa che grava sulle spalle dei Millenials, che debutta a Varese proprio a fine giugno 2017.
Per il progetto di “3SOME” si uniscono alla compagnia due attori, Sofia Pauly e Gianluca Bozzale, che hanno condiviso con gli altri due lo stesso percorso di studi all’interno dell’Accademia Teatrale Veneta.
La compagnia è nella sua interezza under 30.
Con “3SOME” partecipano al bando “Giovani Direzioni” promulgato da MaMiMò Teatro Piccolo Orologio, arrivando tra i finalisti. Ha visto il suo debutto in forma di studio presso il Teatrino Groggia di Venezia nel mese di aprile 2018.
Vince il premio come “miglior drammaturgia” al Festival TrentaTram , presso il Tram Teatro a Napoli. Vince, inoltre, il bando “Banco di prova” per il quale rappresenterà lo spettacolo presso il Teatro Libero di Milano, in luglio 2018.
Partecipa all’edizione del Venice Open Stage 2018 e alla rassegna Padova
Palcoscenico.
La compagnia si pone come primo obiettivo quello di lavorare su drammaturgie originali, per indagare tematiche del contemporaneo che tocchino da vicino gli spettatori.
Per lo stesso motivo un tratto comune della drammaturgia è la leggerezza e la ricerca del dialogo comico: un espediente a cui l’autore ricorre per accompagnare dolcemente il pubblico nei temi più bui e complessi di cui parla il testo (nel caso di 3SOME l’omosessualità, la malattia, la fine di un amore).
Non crediamo che il teatro possa essere mero intrattenimento, ma che la risata sia solo un mezzo per aprire stanze che non siamo soliti frequentare.
Martina Testa
regista
Nasce a Milano nel 1992, dopo il diploma di maturità classica presso il Liceo G. Berchet, studia recitazione presso Accademia Teatrale Veneta di Venezia dove ottiene il diploma di qualifica professionale di attore di IV
livello UE nel 2015.
Studia inoltre con Serena Sinigaglia e la compagnia ATIR, Christian Burgess, Danny McGrath, Karina Arutyunyan, Alessio Nardin, Paola Bigatto, Renato Gatto, Laura Moro, Michele Casarin, Toni Cafiero, Sandra Mangini. Nel 2015 inizia a
lavorare come assistente alla regia per lo spettacolo “32.16” di Serena Sinigaglia. Collabora con il Graim, dipartimento di Musica Elettronica del Conservatorio di Vicenza, nel 2015 per lo spettacolo “Schegge- immagini di conflitto”, nel 2017
per lo spettacolo “Malintesi” e “Nozze di sangue”, di cui è anche regista. Nel 2016 debutta in Basilicata con la regia di “Odissea”. Nel 2017 firma la regia di “Viene il
vento”, monologo scritto e interpretato da Tommaso Fermariello. Dal 2014 al 2017 prende parte al “LAD”, laboratorio di alta formazione per attori secondo il metodo Vassiliev, condotto da Alessio Nardin.
Sofia Pauly
attrice
Dopo essersi laureata con 110 e lode in Filosofia presso l’Università Statale di Milano studia recitazione a Londra, alla LAMDA, seguendo il ‘Classical Acting Course’. In Italia si forma presso l’Accademia Teatrale Veneta a Venezia diplomandosi nel 2016. Nel 2017 è in scena a Verona con ‘Romeo e Giulietta’ per la regia di Paolo Valerio, produzione del Teatro Stabile del Veneto.
Protagonista dello spettacolo ‘Mothertongue’ per la regia di Elio Colasanto, finalista al premio Scintille Teatro. Nel 2016 partecipa in qualità di attrice a Fantasio- Festival internazionale di regia teatrale, a Trento; collabora con il Teatro Stabile del Veneto nella messa in scena dell’evento ‘Un racconto da Il Mercante di Venezia’, di cui cura la drammaturgia e recita diretta da Paolo Valerio. Nel 2015 prende parte alla performance ‘Latent Images’ di Joana Hadjithomas e Khalil Joreige presso la Biennale d’Arte a Venezia; nel 2014/2013 al Teatro Sistina di Roma recita in ‘Nuts’ di Teresa Pascarelli e al Teatro Litta di Milano in ‘Tutto bene mamma’, per la regia di Sergio Masieri. In passato ha lavorato nel teatro ragazzi in lingua inglese collaborando con le compagnie Out of the Blue, The Frogs Theatre Company, Jb Productions. Insegna recitazione in lingua inglese presso
la scuola del Teatro Nuovo di Verona e collabora con la compagnia Pantakin di Venezia.
Tommaso Fermariello
attore/drammaturgo
Nato nel 1994, finiti gli studi
primari, dopo un breve periodo di studio con Danio Manfredini, viene ammesso all’ Accademia Teatrale Veneta, dove si diploma nel 2016. Come attore lavora ne “La mia piccola trincea” di Paola Bigatto e Ambra D’Amico (2015), “I Persiani” di Michele M. Casarin (2016), “Due” di Massimiliano Cividati (2016), “Le voci del lamento” di Paolo Valerio (2016), “Natura Artis Magistra” di Laura Moro (2016) e “Arlecchino trasformato dall’amore” di Antonio Carnevale. Nel 2017 scrive e interpreta il monologo “Viene il vento” con la regia di Martina Testa.
Gianluca Bozzale
attore
Nato nel 1991 è per metà brasiliano e metà italiano.
Inizia gli studi teatrali presso Centro Teatro Attivo, dove svolge un corso per adolescenti della durata di 4 anni e nell’ultimo anno lavora come assistente all’insegnate Stefania Martinelli. Successivamente si trasferisce per 2 anni a Londra dove frequenta un workshop alla Royal Central School of Speech and Drama. con Stephen Hudson. In seguito torna in Italia dove si diploma presso l’Accademia Teatrale Veneta nel luglio del 2017, dove lavora con M. Navone, G. Sangati, M. Lupinelli, P.Bigatto, L. Moro, A. Nardin. Sempre nel 2017 è attore nella performance “Death in/of Venice 2.0” firmata da Mattia Berto, che debutta al teatro Goldoni di Venezia e partecipa al festival “18/35 Le Theatre m’appartient” in Corsica.
Info utili
Prenotazione
La prenotazione è consigliata!
I posti sono limitati: effettuando la prenotazione ci permetti di prevedere l’afflusso di pubblico.
Se hai prenotato ma per un imprevisto non puoi venire alla serata, avvisaci via facebook, instagram, via mail o telefonandoci, permetterai a un’altra persona di partecipare alla serata.
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Biglietto al contrario
Biglietto al contrario
Con il “biglietto al contrario” è chi guarda che decide, una volta visto lo spettacolo, di pagare ciò che considera opportuno e giusto, tenendo in conto le proprie disponibilità economiche.
È un invito a considerare i costi e il lavoro che la produzione e la presentazione di una performance teatrale presentano.
Anche se crediamo che la fruizione culturale debba essere libera e gratuita, la contingenza chiede che parte della responsabilità rispetto alla remunerazione ricada sul pubblico fruitore. Attualmente questa non è più la principale fonti di retribuzione che possiamo offrire alle compagnie che presentano il proprio lavoro nel nostro spazio, ma grazie al Bando 8×1000 della Chiesa Valdese riusciamo a garantire un compenso fisso base allɜ performer dei Lunedì Teatrali.
A chi guarda non verrà quindi chiesto di pagare l’ingresso, ma di lasciare il proprio contributo al termine della rappresentazione considerando:
- La qualità del lavoro proposto
- La quantità stimata di lavoro che la compagnia ha impiegato per creare lo spettacolo o la performance
- Le proprie possibilità economiche
Istruzioni per il pubblico:
- All’ingresso viene distribuito un biglietto simbolico;
- All’uscita, tenendo il proprio biglietto, si può versare la somma che si considera più adatta;
- I contributi raccolti andranno interamente alla compagnia che si è esibita.
Il “biglietto al contrario” nasce come opportunità per dare valore alla proposta artistica che offriamo, adattalo alla tua situazione economica, pensando anche se puoi versare qualcosa per chi non può versare nulla. Il nostro desiderio è quello di riformulare la fruizione della cultura, di adattare la nostra offerta a chiunque e creare
una comunicazione diretta tra pubblico e compagnie.