L’altro lato di Milano

Tavoli di discussione per un progetto dell’altro lato di Milano

 

Lato B è un circolo culturale giovanile che nasce nel 2002 dall’esperienza maturata da alcuni ragazzi e ragazze all’interno di realtà associative, politiche e culturali – tra cui principalmente l’Unione degli Studenti – con l’obiettivo di promuovere un altro punto di vista sulla città rendendola più vicina e vivibile alla cittadinanza.

In questi 15 anni il circolo ha vissuto un forte e continuo ricambio generazionale, per questo le attività proposte sono cambiate spesso, nonostante alcuni obiettivi rimangano fissi.

La comunità politica e umana che ruota attorno al  Lato B (e alla Rete della Conoscenza) è ancora in forte crescita e per questo motivo vogliamo vivere questo anniversario non solo come un festeggiamento ma anche come occasione per discutere, confrontarsi e approfondire alcuni temi al centro dell’operato dell’associazione.

 

Durante i nostri 15 anni abbiamo affrontato spesso difficoltà di ogni tipo: organizzative e burocratiche, economiche, in alcuni momenti difficoltà a promuovere e pubblicizzare le iniziative adeguatamente e quindi difficoltà nella partecipazione.

Abbiamo imparato molto in questi anni: abbiamo superato le difficoltà sbagliando e imparando dagli errori, ma dopo 15 anni possiamo permetterci di dire che questi ostacoli mettono in difficoltà moltissime associazioni e ne impediscono la nascita o impediscono lo sviluppo di nuove attività.

Abbiamo la necessità di abbattere questi ostacoli con tutti i mezzi, per questo nasce la proposta delle Tavole Rotonde.

 

Vogliamo aprire uno spazio di confronto con altri soggetti per condividere analisi su queste difficoltà e pratiche per superarle, da questo scambio di esperienze vorremmo far nascere una relazione tra i vari soggetti che operano in città ma soprattutto alcune proposte pragmatiche per apportare dei cambiamenti che facilitino le associazioni o – più in generale – chi si occupa di attività artistico-culturali e politiche.

Vogliamo che questo percorso sia aperto e condiviso con le diverse realtà sociali e culturali della città. È fondamentale che sia animato da tante esperienze differenti tra loro al fine di evitare l’isolamento e l’ignorarsi reciproco, rompendo il meccanismo della concorrenza tra spazi che a volte si genera.

Un principio fondamentale del Lato B è proprio quello di modificare la nostra città cercando di cambiarla in meglio, per questo crediamo che, forti dei risultati che usciranno dalle Tavole Rotonde, potremo aprire un confronto con l’amministrazione per cercare di attuare delle proposte di soluzioni che elaboreremo a partire dalle discussioni intavolate.

 

I confronti all’interno dell’associazione hanno fatto emergere alcuni temi percepiti come prioritari o emblematici delle sopracitate difficoltà, tra questi troviamo senza dubbio il rapporto tra gli spazi ed i quartieri in cui sono inseriti, come gli studenti vivono la città e che margine d’azione hanno su essa, la reale possibilità per le associazioni (in particolare quelle prive di mezzi) di portare avanti progetti ed attività, la ricchezza ed il valore generato dall’attività mutualistica come forma di resistenza sociale e l’accessibilità alla cultura e le contraddizioni che porta con sé.

Nell’iniziare un percorso di questo tipo ci sembra naturale lasciare aperta la possibilità da parte degli altri soggetti di proporre e modificare i temi di discussione, confermando l’abitudine a camminare domandando, nell’ottica di una contaminazione reciproca.

 

Poiché a seguito del trasferimento ci siamo concentrati maggiormente sull’ambito artistico culturale portando avanti rassegne e iniziative dedicate al teatro, mostre ed eventi artistici ci è sembrato naturale cominciare con un primo tavolo sull’accessibilità della cultura sabato 25 novembre alle 16.00 al Lato B.

Per rimanere nel solco di Proust, l’introduzione al primo tavolo è costituita da domande, che porremo anche all’amministrazione comunale, alle quali vorremmo trovare risposte collettive:

Come abbattere le barriere economiche ed educative e rendere la cultura e l’arte fruibili per tutti?

Quale modello per le iniziative e i progetti artistici?

Come far sostenere il valore economico del lavoro artistico allo spettatore/fruitore senza però tagliare fuori chi è in condizioni economiche problematiche?

Quale ruolo deve avere l’istituzione in campo artistico?

Come mettere a sistema le tante iniziative culturali e artistiche che vivono nella stessa città?

 

Non ci resta che invitare con forza tutti i soggetti, le realtà e le associazioni che si sono trovate ad affrontare questi temi e condividono i nostri interrogativi e che hanno voglia di impegnarsi in un percorso inclusivo e collettivo che possa essere realmente trasformativo del panorama cittadino.