ADELINA LUCKY LOVE
di e con Isabella Macchi
“Sul tram numero sedici, si avvicina un giovanotto, senza conoscermi mi dice: ‘Lei ha bellissime mani, sono delicate, deve essere bello ricevere carezze da mani così‘. L’ho sposato. L’ho tenuto vicino per 63 anni.”
Adelina ha ottantaquattro anni di vita e 63 anni di matrimonio alle spalle, ma oggi ha perso ogni certezza: Antonio, suo marito, se ne è andato.
La storia di Adelina racconta l’inatteso abbandono e il percorso tortuoso e buffo che ne segue.
Per lei il gesto di Antonio diventa un’occasione di crescita individuale e di evoluzione del loro rapporto.
Cosa riesce a mettere in discussione di sé una donna abbandonata a 84 anni?
Cosa porta un uomo di 85 anni a lasciare la moglie?
Possono l’amore e la passione mantenersi intatti per molti anni, senza raccontarsi bugie, senza diventare ipocriti?
La storia ci racconta quanto le individualità possono essere compromesse dalla vita di coppia e come, nel tempo della separazione, si riesca a guardare alla relazione con occhi diversi. Adelina dice:
“ A volte, perché niente cambi, bisogna cambiare”.
Adelina e Antonio sono anziani, i loro corpi e i loro pensieri non sono più quelli di quando si incontrarono la prima volta, ma i loro sentimenti sembrano non aver perso di forza.
Genesi e temi
Il lavoro ha inizio nell’autunno 2014, dalla voglia di raccontare la storia di Adelina, un personaggio nato grazie ad un’assidua frequentazione con mia nonna.
Ho scelto di lavorare in solitudine perché sentivo il bisogno di indagare le mie possibilità dopo anni di collaborazioni.
Per alcune settimane mi sono domandata quale linguaggio usare.
Ho provato a dare vita ad una Adelina senza parole, poi sono passata ad improvvisazioni sia fisiche che parlate.
Tutto veniva registrato da una telecamera che mi dava la possibilità di trascrivere frammenti di testo e fermare piccole partiture fisiche.
Dopo due mesi di stratificazioni ho deciso che il materiale raccolto mi sarebbe servito per scrivere un testo.
La drammaturgia è nata.
Il lavoro si è modificato, è cresciuto.
Le dinamiche d’amore sono il motore dell’ evoluzione della protagonista e della sua relazione con Antonio.
Hilmann scrive di tradimento inteso come possibilità di crescita, evoluzione, di passaggio dalla vita di fanciullo alla vita d’adulto.
Dopo il tradimento il rischio è di rimanere invischiati in desideri di vendetta, o in una visione cinica della vita, nella negazione di sé o dell’altro, ma superate le fasi negative è possibile accedere al perdono e tramite il perdono liberarsi e trovare una nuova consapevolezza.
L’ abbandono di Antonio, il marito di Adelina, viene vissuto dalla donna come un tradimento che la costringerà a fare i conti con se stessa, il proprio ego, la rabbia, la solitudine, la gelosia, la voglia di morire e la voglia di rinascere.
INFO
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INGRESSO // NO_TICKET!
PRENOTAZIONE CONSIGLIATA >> http://goo.gl/forms/Fntk5wDjg5pFiFfv2
INIZIO SPETTACOLO h 21.00, durata: 1h
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Per l’ingresso è necessaria la sola tessera LatoB, che si può richiedere compilando il modulo online al seguente link ➔ http://www.pretesseramento.latobmilano.it/
Il costo della tessera è di 3 euro, il suo ritiro avverrà prima della serata e vi consentirà di accedere a tutte le attività dell’associazione e di usufruire dei beni della stessa fino alla fine dell’anno sociale (31 agosto).