Il 17 e 18 settembre si è tenuto il 2° Congresso metropolitano della Rete della Conoscenza Milano, ci cui è stato delineato un nuovo modello organizzativo e sono state definite le linee politiche e programmatiche per i prossimi due anni.
Nel corso della discussione è emersa la necessità di un’organizzazione più solida e strutturata: è stata ribadita la centralità dell’assemblea plenaria ma per la prima volta la Rete della Conoscenza Milano si è dotata di un esecutivo ampio che possa coordinarne l’attività.
La discussione politica si è incentrata su alcuni nodi fondamentali. A partire dal referendum costituzionale abbiamo sviscerato tutti i temi ad esso legati, con il presupposto che la campagna per il no deve avere lungo respiro; al di là del referendum stesso, cioè, è necessario che vi convergano riflessioni legate all’esigenza di spazi di democrazia e partecipazione.
La Rete della Conoscenza Milano deve agire sui diversi piani che i soggetti in formazione vivono quotidianamente. Il bisogno di spazi per socialità e mutualismo, il libero accesso ai saperi e il welfare sono questioni sentite direttamente da studenti e studentesse, e devono essere affrontati in una prospettiva complessiva. Il Lato B dovrà essere il luogo principale dove praticare l’alternativa di città che intendiamo costruire attraverso la nostra azione politica. Accanto a ciò, la costruzione di vertenze sul tema della cittadinanza studentesca risulta un elemento centrale nella rivendicazione di una società diversa e alternativa.
Sul versante dell’antimafia, abbiamo evidenziato l’esigenza di programmare iniziative capillari all’interno dei luoghi della formazione, costruendo una rete tra le diverse realtà che agiscono sul tema.
Rispetto all’antifascismo sarà fondamentale, oltre all’azione di contrasto ai movimenti di estrema destra presenti sul territorio, anche la creazione di luoghi aperti e inclusivi che permettano la formazione di anticorpi contro xenofobia, razzismo e sessismo.
Sui temi ambientali è importante costruire reti di approfondimento e divulgazione, per creare una nuova consapevolezza sul problema e delineare un’alternativa praticabile anche ripensando specifici quartieri di Milano. Appare inoltre necessario puntare all’inclusione nella Rete delle realtà che già abbiano un’elaborazione su queste tematiche. Riguardo alla questione migranti, dobbiamo uscire dalla pura logica emergenziale e attivarci per iniziative inclusive e di contrasto alla discriminazione come sportelli di supporto e lezioni di italiano per migranti. Oltre a ciò intendiamo proseguire il lavoro di sostegno laddove vi è maggior richiesta, costruendo reti solidali con altre realtà e associazioni.
In merito alle tematiche LGBT e genere, ci poniamo l’obiettivo di riappropriarci ulteriormente degli spazi cittadini in cui costruire libera aggregazione contrapponendoci a dinamiche di esclusione e violenza basate su stereotipi. Fare controinformazione e costruire una rete di associazioni per un’azione capillare nei luoghi della formazione e della socialità sono pratiche fondamentali per poter contrastare neofascismo e attacchi alla laicità.
Infine è stato eletto all’unanimità il nuovo coordinatore Andrea Nossa, ed il nuovo esecutivo composto da Giacomo Aresi, Irene Gobber e Camilo Villagran.