Rete della Conoscenza, Unione degli Studenti e Link – Coordinamento Universitario aderiscono alla mobilitazione lanciata dalle associazioni lgbt per i diritti delle coppie omosessuali e l’uguaglianza: il 23 gennaio con tante piazze in tutto il Paese per raccontare l’uguaglianza , dal 28 gennaio in presidio presso il Senato in concomitanza con la discussione parlamentare sul Ddl Cirinnà. Gli studenti: “Nessuno escluso! In piazza per l’uguaglianza, la dignità e welfare per tutti, contro omofobia e discriminazioni”
Anche a Milano le studentesse e gli studenti della Rete della Conoscenza Milano aderiscono alla mobilitazione nazionale per l’uguaglianza di diritti, dignità e welfare!
L’appuntamento è sabato 23 gennaio in Piazza della Scala alle ore 14.30
La chiamata alla mobilitazione dell’associazionismo nazionale Lgbt rappresenta un fatto politico importante, soprattutto perché pone una sfida decisiva che facciamo convintamente nostra: mettere i diritti lgbt e la lotta alle discriminazioni al centro di un’agenda programmatica comune per la trasformazione generale della società, per un modello basato su uguaglianza, pari opportunità per tutti, autodeterminazione dei singoli. Mentre associazioni e forze omofobe, oscurantiste e neo-fasciste portano avanti da mesi un’offensiva, a partire dalla campagna contro la fantomatica Teoria Gender nelle scuole, che ha l’obiettivo di impedire qualsiasi forma di riconoscimento dei diritti per le coppie omosessuali e che va verso un nuovo family day, abbiamo il bisogno di una vera e propria risposta di popolo che, oltre al supporto della libertà di orientamento sessuale e della volontà di autodeterminazione affettiva, pratichi una battaglia di tutte e tutti contro la subalternità.
Lo diciamo chiaramente: il Ddl Cirinnà può costituire un passo in avanti verso la giusta direzione, ma non è la legge che i movimenti lgbt chiedono da tempo, né rappresenta per noi un avanzamento decisivo per l’affermazione della piena eguaglianza delle famiglie e per i diritti degli individui: il Governo ha una grave responsabilità nell’aver legittimato una mediazione al ribasso sul fronte dei diritti, che durante la discussione parlamentare rischia di mutilare ulteriormente il testo di legge, come nel caso della stepchild adoption. Per questo scenderemo in piazza con la volontà di aprire una nuova fase di mobilitazione per l’ottenimento di pieni diritti per tutte le famiglie, a partire dall’istituzione del matrimonio e fra persone dello stesso sesso e del diritto di adozione per le coppie omosessuali, e per un profondo cambiamento sociale e culturale, attraverso la promozione dei saperi e degli studi di genere, l’estensione del concetto di famiglia oltre gli schemi tradizionali, il ripensamento del welfare in ottica universale, perché nessuno sia più vittima di esclusione sociale e di discriminazioni
Ci impegniamo sui territori con le associazioni che hanno promosso la mobilitazione e con le tante realtà che hanno aderito costruzione di piazze partecipate, attraverso l’ulteriore coinvolgimento dei soggetti impegnati quotidianamente in battaglie per l’affermazione dei diritti civili, delle protezioni sociali e dell’uguaglianz. Anche da questa capacità di allargamento e di tracciare connessioni programmatiche può derivare a nostro avviso la definizione di un’orizzonte di nuove mobilitazioni per i diritti di tutti e l’uguaglianza sostanziale, contro la recrudescenza dell’oscurantismo, delle discriminazioni e dell’omotransfobia!