Più di cinquanta studenti in presidio, determinati ad ottenere la borsa di studio. Qui le ragione della protesta.
“Attention! Ladri di borse” recita uno dei cartelli portati dai ragazzi esclusi dalle borse di studio a causa del nuovo ISEE.
Grazie a questa mobilitazione è stato possibile incontrare l’assessore regionale all’istruzione Valentina Aprea.
Abbiamo richiesto l’apertura immediate di nuovi bandi per tutti gli esclusi a causa del Nuovo ISEE, innalzando la soglia ISEE a 23.000 ed eliminando il parametro patrimoniale ISPE. L’Assessore porterà la nostra richiesta direttamente al Ministro Stafania Giannini e al Direttore generale del MIUR Mancini.
Se gli scorsi anni denunciavamo la figura dell’idoneo non beneficiario, cioè l’assenza di fondi per coprire tutte le borse, quest’anno ci ritroveremo nella situazione paradossale di non avere gli studenti a cui destinare le risorse vincolate per legge alla copertura delle borse di studio, cioè tassa regionale e Fondo integrativo statale.
Alla nostra richiesta di emanare nuove linee guida regionali che permettano nuovi bandi per tutti gli esclusi, anche in caso di assenza di cambiamenti nazionali, l’Assessore ha risposto positivamente: “cercheremo di risolvere questa situazione, valutando anche la possibilità di fare un bando regionale per gli esclusi”, aggiungendo però: “siamo in periodo di vacche magre, temiamo nuovi tagli nella legge di stabilità, non c’è un euro da aggiungere sul diritto allo studio universitario, anzi…”.
L’incontro di oggi è stato il primo passo per ottenere una soluzione per migliaia di studenti che hanno perso la borsa e non possono più permettersi di proseguire i propri studi. La mobilitazione proseguirà nei prossimi giorni a partire dal 9 ottobre, quando da L.go Cairoli alle h 9.30 si terrà il corteo studentesco per scuole e università finanziate, democratiche e di qualità.
Nelle università proseguiamo la grande raccolta firme per ottenere subito un nuovo bando per tutti gli esclusi dalla borsa di studio e una modifica della tassazione studentesca.
Regione Lombardia, anche per il forte inasprimento dei criteri di merito approvato nel 2010, è già l’ultima regione italiana per percentuale di studenti borsisti: solo il 5,5% degli studenti hanno la borsa contro la media nazionale del 10%.
Per invertire la tendenza di una progressiva riduzione di finanziamenti e numero di borsisti vogliamo l’abolizione della sperimentazione lombarda che ha inasprito i criterio di merito per l’ottenimento della borsa (inserimento del requisito di almeno 70 alla maturità al primo anno, 35 cfu anzichè 25 al primo anno triennale e 30 anzichè 20 al primo magistrale), vogliamo nuovi fondi per il diritto allo studio e l’adeguamento dei parametri ISEE e ISPE al nuovo ISEE.