PRESIDIO PER UN NUOVO CICLO DI TFA.
NOI VOGLIAMO INSEGNARE!
12 FEBBRAIO h 10.00 PRESSO L’UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE
VIA POLA,11 M2 M3 CENTRALE
La proposta del Governo che prevede, per accedere all’insegnamento, l’eliminazione del TFA e l’attivazione di magistrali abilitanti a partire dal 2016, esclude gli studenti che sono iscritti attualmente alla magistrale oppure stanno frequentando l’ultimo anno di triennale.
Per questo chiediamo:
- che il Governo e il MIUR bandiscano per ogni anno che intercorre da ora fino all’attivazione effettiva delle magistrali abilitanti – ed almeno fino al 2017- un ciclo di TFA.
- che ci siano profonde modifiche rispetto ai due cicli effettuati in precedenza. Tali modifiche – riguardanti l’ equità della tassazione, le prove di selezione, il Diritto allo Studio dei tirocinanti, la didattica dei corsi -sono imprescindibili per permettere a coloro che non possono sopportare un pesante onere economico di accedere all’abilitazione e quindi all’insegnamento.
- che il titolo di dottorato, supportato dalla frequenza di corsi di didattica disciplinare, permetta l’accesso diretto al concorso a cattedra.
Il presidio è organizzato da Link Milano e Studenti Indipendenti Bicocca in collaborazione con l’FLC CGIL Milano e l’ADI Milano.
Questo presidio è l’ennesimo atto della campagna #iovoglioinsegnare portata avanti fin da questo autunno da Link Coordinamento Universitario.
Nelle linee guida de “La Buona Scuola”, emanate dal Governo nello scorso autunno, è previsto l’inserimento di magistrali abilitanti a numero chiuso per accedere all’abilitazione all’insegnamento, da attivarsi nel 2016, accompagnate dall’eliminazione degli attuali sistemi di accesso, tra cui il Tirocinio Formativo Attivo.
Come abbiamo da subito denunciato, la proposta del Governo non sembra tenere conto di coloro che sono iscritti attualmente alla magistrale oppure stanno frequentando l’ultimo anno di triennale. Questi studenti infatti rischiano di rimanere esclusi dal meccanismo di abilitazione previsto nelle bozze della Buona Scuola. Come Link-Coordinamento Universitario in questo autunno abbiamo lanciato la nostra proposta, di attivare un terzo ciclo di TFA, con modifiche sostanziali rispetto al precedente, per il 2017, ricevendo un riscontro ottimo da parte della popolazione studentesca che ha riempito piazze e assemblee durante i mesi appena passati. La nostra idea fin da subito è stata quella di costruire una percorso partecipato che coinvolgesse prima di tutto i diretti interessati nella costruzione della proposta definitiva. Abbiamo promosso una raccolta firme che ha avuto un ottimo risultato, specie nella Facoltà di lettere della Statale, grazie alla fruttifera collaborazione con il Collettivo Lettere Scarlatte e all’attivazione di uno sportello sull’accesso all’insegnamento.
Dopo la presentazione della proposta di attivazione del TFA in conferenza stampa alla Camera il 27 gennaio, davanti a parlamentari, sindacati e membri della VII commissione-cultura, in molti ci hanno contattato per esporci dubbi e consigli.
Proprio da questi è sorta l’esigenza di modificare la nostra proposta mettendola a disposizione di fasce più allargate rispetto a quelle previste inizialmente (ad esempio, i tieffini che sono risultati idonei al TFA di II ciclo, ma sovrannumerari rispetto ai posti banditi nelle varie Regioni): per questo, chiediamo oggi che il Governo e il MIUR bandiscano per ogni anno che intercorre da ora fino all’attivazione effettiva delle magistrali abilitanti – ed almeno fino al 2017- un ciclo di TFA.
Chiediamo inoltre che ci siano profonde modifiche rispetto ai due effettuati in precedenza. Tali modifiche – riguardanti l’ equità della tassazione, le prove di selezione, il Diritto allo Studio dei tirocinanti, la didattica dei corsi, la revisione del decreto 22/05 – sono imprescindibili per permettere a coloro che non possono sopportare un pesante onere economico di accedere all’abilitazione e quindi al mondo dell’insegnamento.
Link – Sindacato universitario milanese, Studenti Indipendenti Bicocca, Rete della Conoscenza Milano.
In collaborazione con FLC CGIL Milano e ADI Milano