Oggi 25 novembre, la Rete della Conoscenza Milano ha partecipato alle iniziative lanciate in tutta Italia per la giornata internazionale contro la violenza sulle donne.
Nelle sedi di via Festa del Perdono e di Città Studi, abbiamo volantinato e gli studenti sono stati coinvolti per divulgare il messaggio che quest’anno la Rete ha voluto lanciare: la violenza non è soltanto fisica, ma anche psicologica, culturale.
Lo slogan scelto – La violenza ha 1000 volti. Pretendiamo diritti! – che si rifà ad una recente campagna ministeriale anti-violenza, ha lo scopo di smascherare davvero tutti questi volti (e non solo quello dell’uomo che maltratta una donna), per incrociare le lotte e renderle capaci di liberare fattivamente tutte e tutti.
L’assenza di servizi di assistenza per le madri, le discriminazioni sui luoghi di lavoro, l’assenza di una rete di consultori e i tagli ai fondi che minano l’esistenza dei centri anti-violenza, sono solo alcuni aspetti di uno scenario disastroso ed inaccettabile, che il Jobs act del governo Renzi non fa che peggiorare. Aumenta il numero di rinnovi possibili di contratti brevi e senza tutele, così facendo si dà la possibilità ai datori di lavoro di aggirare completamente l’obbligo di non licenziamento delle donne in gravidanza; il bonus-bebè di 80 euro non estende il diritto alla maternità, ma maschera tagli al welfare, agli asili, alla sanità.
Inoltre la presenza massiccia di medici obiettori di coscienza e il rifiuto dell’interruzione di gravidanza da parte del 36% degli ospedali costituisce un’altra faccia della violenza.
Violento è anche il divario salariale che vede le donne retribuite il 30% in meno dei propri colleghi nonostante la parità di qualifica e di mansione.
In ultimo, allarmante è il rifiuto di scuole e università di impartire un’educazione sessuale laica e la volontà di diffondere, invece, pregiudizio e fobia, che proprio in queste settimane manifestano i loro effetti nei fatti di cronaca e nelle dichiarazioni della Curia.
Crediamo in un modello di conoscenza inclusivo e laico, che combattendo gli stereotipi sia in grado di contrastare le storture della cultura patriarcale e maschilista che genera questi comportamenti.
Riconoscendo i mille volti della violenza riconosciamo che l’assenza di politiche sociali capaci di dare autonomia alle donne e di contrastare le disuguaglianze di opportunità è essa stessa complice di violenza.
Con l’iniziativa di oggi chiediamo con forza il rifinanziamento del welfare, l’abolizione del lavoro precario e sottopagato, la messa a punto di tutele reali per la maternità e la paternità.
Rete della Conoscenza Milano