Si è concluso solo poche ore fa il corteo di protesta di centinaia di ragazzi dell’ istituto alberghiero Carlo Porta. Ma perché questa protesta? Ve lo spieghiamo noi. Al termine dello scorso anno scolastico il preside della scuola, il signor Francesco Antonio Malaspina, ai ragazzi dell’istituto ha imposto (per l’anno 2014/2015) l’uso della divisa: esatto, tipo college americano. Questa decisione, come spiega la delibera fornitaci dal preside, è stata presa a novembre scorso e gli studenti sono stati tenuti all’oscuro fino a giugno: 11 favorevoli, nessun contrario. Contrari lo sono eccome i tantissimi ragazzi che sono scesi in piazza quest’oggi per manifestare. Mai si era verificato un episodio del genere! Un’ uniforme all’interno di una scuola pubblica?! Cose da pazzi. Il professor Malaspina si difende dicendo che ciò servirà a valorizzare l’immagine dell’istituto soprattutto in vista di Expo2015.

IMG_1640.JPGQuanto costerà questo scherzetto? 200 euro ogni uniforme, ma dal momento che per ovvi motivi la si dovrà anche lavare, gli studenti sono obbligati a comprarne una seconda. Una divisa uguale per tutte le stagioni.

Questa divisa deve essere acquistata OBBLIGATORIAMENTE nel negozio “Manzoli s.r.l.”: così impone la direzione.

Nelle prossime settimane ci saranno altre iniziativive, per cercare di cambiare la situazione:”con le buone o con le cattive”. Questa iniziativa della presidenza non è andata giù nemmeno ai professori i quali si schierano dalla parte degli alunni.

Certamente quello della divisa sarà il tema principale nella campagna elettorale di tutte le liste che si candideranno. Tra l’altro ci sarà un’importante novità quest’anno: il CCP, Collettivo Carlo Porta. Quest’ ultimi hanno preso a cuore la causa e si sono da subito adoperati per opporsi a questa folle decisione con tutti i mezzi a loro disposizione. Ci saranno di certo importanti risvolti dei prossimi giorni, e noi cercheremo di tenervi aggiornati. Milano ha bisogno di ragazzi in gamba che lottano per quello in cui credono, abbiamo tutti bisogno di una Milano Attiva.