Dopo il presidio organizzato dagli studenti (leggi l’appello) mercoledì pomeriggio sotto la sede dell’Ufficio Scolastico Regionale della Lombardia, apprendiamo finalmente un risvolto positivo sulla vicenda dell’assegnazione degli incarichi ai Dirigenti Scolastici: il MIUR in un comunicato pubblicato ieri in tarda serata invita il Dirigente dell’USR lombardo ad assegnare la sede ai neo Dirigenti a partire dal 1 settembre e non da lunedì come era previsto. Le motivazioni? Le stesse che gli studenti hanno portato in piazza l’altro ieri: togliendo le cattedre ai docenti a metà del secondo quadrimestre si rischiano pesanti danni alla didattica, soprattutto per gli studenti del quinto anno, i quali rischiano di non vedersi garantita la dovuta preparazione per affrontare serenamente l’esame di maturità.

Dall’assessorato regionale all’istruzione ci giunge la conferma che i 355 dirigenti scolastici che avrebbero dovuto entrare in servizio il 10 di Marzo, hanno appena firmato un contratto a tempo indeterminato che farà slittare l’inizio del loro incarico in data 1 Settembre 2014. Ciò è frutto anche di una richiesta avanzata dallo stesso ministro Giannini in linea con quanto dichiarato dai dirigenti del suo ministero ieri sera.

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Se da una parte possiamo considerare questo fatto come una vittoria, dall’altra, dichiarano i docenti da Palazzo Lombardia, non c’è alcuna garanzia sull’effettiva futura nomina dei suddetti dirigenti: con le sentenze dei ricorsi al TAR al concorso per l’assunzione dei dirigenti scolastici che potrebbero uscire da qui a settembre c’è il rischio che 355 scuole lombarde continuino ad avere una reggenza; per questo i (forse) futuri presidi sono sul piede di guerra.

Gli studenti del Manzoni protestano contro una decisione che non tiene conto delle esigenze della didattica.

«Chiediamo quindi all’Ufficio Scolastico Regionale che vengano date delle garanzie reali agli studenti lombardi sulla possibilità di avere dei dirigenti scolastici che siano presenti nelle scuole a partire dal prossimo anno scolastico» dichiara Fabio Riccardo Colombo dell’Unione degli Studenti Lombardia «perché la loro parziale assenza negli ultimi anni ha portato complicazioni e rallentamenti al quotidiano svolgimento dell’attività scolastica e al funzionamento degli organi democratici di rappresentanza studentesca all’interno delle scuole. E chiediamo che sia garantita la continuità della didattica e quindi il diritto ad affrontare l’esame di maturità preparati»