La repressione messa in atto recentemente dalle forze dell’ordine e dallo Stato verso il movimento studentesco continua: dopo le perquisizioni fatte a Milano, ventinove studenti di Saronno sono stati denunciati in seguito ai numerosi cortei studenteschi che il 31 ottobre, il 14 novembre e il 5 dicembre hanno invaso le strade, l’autostrada e la stazione della città.

Le accuse sono omesso preavviso di pubblica manifestazione, interruzione di servizio pubblico, attentato alla sicurezza dei trasporti, accensioni ed esplosioni pericolose e resistenza a pubblico ufficiale. Le azioni portate avanti dagli studenti di Saronno hanno visto la partecipazione di oltre tremila persone, le denunce sono un atto scandaloso di intimidazione che segue la logica del punirne ventinove per educarne tremila.
Riteniamo inaccettabile in un paese democratico, quale l’Italia dichiara di essere, la repressione, a Saronno e a Milano come in tutta Italia, delle proteste studentesche. Essa è infatti puramente finalizzata a spegnere un movimento che giorno dopo giorno si rafforza. Per questo esprimiamo solidarietà ai compagni denunciati nonché a tutti gli studenti di Saronno e soprattutto ribadiamo che abbiamo intenzione di non fermarci, ma di continuare a far sentire la nostra voce e a manifestare con le modalità che riteniamo più incisive ed efficaci.

LaPS | Laboratorio di Partecipazione Studentesca | Milano