17 novembre: 200 mila studenti hanno sfiduciato Berlusconi Tremonti e Gelmini

Oltre 200.000 studenti sono scesi in piazza questa mattina in tutte le principali città italiane.
Mentre nel mondo politico si discutono tempistiche e luoghi delle mozioni di sfiducia contro il governo dichiara la Rete della Conoscenza – oggi a Roma il corteo degli universitari, delle facoltà in mobilitazione, deviando il percorso è arrivato ad assediare Montecitorio mentre gli studenti medi contemporaneamente hanno manifestato davanti a palazzo Madama chiedendo le dimissioni del governo e sfiduciandolo in entrambi i rami del parlamento. E infatti sono stati tanti gli slogan e gli striscioni contro il governo: Gelmini e Tremonti appesi a un filo, lasciamoli cadere recitava l’enorme striscione esposto nell’atro della facoltà di Giurisprudenza di Bari firmato da Link così come a Roma la manifestazione è stata aperta dalla frase Governo precario, generazione precaria vediamo che casca.
Ma la nostra protesta non è solo rivolta contro un governo ormai con i giorni contati spiega la Rete della Conoscenza – denunciamo le politiche di disinvestimento che da oltre dieci anni vengono portate avanti. E al ministro che li accusa di utilizzare vecchi slogan gli studenti della Rete della Conoscenza dicono che è evidente che la Gelmini non è in grado di fare il proprio mestiere, dopo le forti proteste di tutto il mondo della scuole e dell’università, continuare a ricoprire quell’incarico è solo accanimento terapeutico.
La manifestazione di oggi ha dato il via anche alle occupazioni. A Torino dopo l’occupazione della stazione ferroviaria oltre 3000 studenti hanno occupato palazzo Campana, luogo da cui è partito il ’68 torinese e che da quell’anno non veniva occupato.
Il prossimo appuntamento che si sono dati gli studenti è il 27 novembre a Roma, data della mobilitazione nazionale indetta dalla CGIL che chiede seri interventi contro la precarietà e a favore delle giovani generazioni.