Era il 16 dicembre, giorno dell’approvazione del bilancio preventivo quando abbiamo assediato la regione dall’esterno manifestando per le strade di Milano e dall’interno interrompendo il consiglio regionale chiedendo motivazioni politiche per la scelta di dare 30 milioni alle scuole private e solamente 5 alle statali.

Blitz all’interno del consiglio

Precedentemente eravamo intervenuti in commissione VII (che si occupa di istruzione) portando 20.000 firme che chiedevano l’abolizione immediata di questo finanziamento spropositato alle scuole private.

La scorsa settimana c’è stata la prima udienza al TAR per un ricorso fatto da delle studentesse supportate dai genitori che si gioca sul fatto che il Buono Scuola vada solo ed esclusivamente alle scuole paritarie (6 degli enti locali e 297 private), ovvero che l’86% dei fondi sia indirizzato al 14% degli studenti lombardi.
Ma non è finita qui, oltre alla differenza di cifre c’è anche una differenza di accesso: per ottenere il sostegno al reddito (per le scuole statali) bisogna avere un reddito ISEE, che comprende patrimonio mobiliare e immobiliare, inferiore a 15.458€; per ottenere il Buono Scuola basta solamente un’autocertificazione del reddito inferiore a 30.000€.
In poche parole è veramente molto più facile ottenere il Buono Scuola del Sostegno al Reddito.

Manifestazione 16 dicembre 2013

Ora è passato più di un mese dalla manifestazione, non abbiamo ricevuto nessuna risposta alle domande, ma finalmente qualcosa comincia a smuoversi all’interno della giunta regionale.
Il PD chiede il riequilibro dei fondi e di usare per entrambi i finanziamenti lo stesso criterio di accesso, ovvero il reddito ISEE, cosa che attualmente succede solo per il sostegno al reddito.
Il M5S chiede l’abolizione immediata del finanziamento.

Finalmente dopo tutte le pressioni fatti da genitori, studenti, docenti e grazie alle forze politiche che ci hanno supportato, dentro al consiglio regionale si è aperta una discussione approfondita sul Buono Scuola.
L’assessore all’istruzione Aprea sta cedendo sui criteri di ammissione, e sembra ci sia la possibilità di una vittoria in questo campo.
Ovviamente CL si oppone fortemente, questo provvedimento significherebbe dopo tanti anni la messa in discussione del suo potere indiscusso sulla Lombardia.

Oltre alla diminuzione della disparità di trattamento questa discussione è una vittoria politica, siamo riusciti finalmente a far vacillare la morsa di CL.
Per questo dobbiamo continuare la lotta, i segnali di un cedimento ci sono, e il terreno da conquistare in merito al Diritto allo Studio è tanto;

 chiediamo infatti l’ABOLIZIONE DEL BUONO SCUOLA E LA COSTRUZIONE PARTECIPATA DI UN SISTEMA DI DIRITTO ALLO STUDIO ATTUALMENTE ASSENTE!!!

 

Unione degli Studenti Lombardia